Mia Martini: un’artista unica la cui carriera è stata più volte interrotta da eventi oscuri. Non ultima la morte, ancora avvolta nel mistero.
Mia Martini è considerata una delle voci più belle ed emozionanti della musica italiana, insieme a quella di Mina. La cantante ha dovuto più volte interrompere la propria carriera per alcune tragiche vicende che l’hanno vista protagonista, non ultime le maldicenze che l’hanno allontanata per quasi 10 anni dal mondo dello spettacolo.
I primi anni
Domenica Rita Adriana Bertè nasce il 20 Settembre del 1947 a Bagnara Calabra, minuscolo paese del profondo sud calabrese. Sviluppa fin da ragazzina uno straordinario talento nel canto e prende parte ad alcuni concorsi canori della sua regione.
Nel 1962 convince la madre ad accompagnarla a Milano per fare dei provini presso alcune case discografiche: sarà la major del famigerato Carlo Alberto Rossi a concederle un’occasione nel mondo della musica come ragazza yé yé, stereotipo in voga all’epoca.
Domenica detta Mimì però ha dentro molto altro e nel 1966, trasferitasi a Roma con la madre e le sorelle, crea un trio musicale. Insieme a lei la sorella maggiore Loredana Berté e Renato Fiacchini, il futuro Renato Zero che già allora è un grande amico delle due cantanti.
Il padre, Giuseppe Bertè, in quegli anni è impegnato con il suo lavoro di professore nelle Marche e spesso non è presente. In seguito sia Mia Martini che Loredana Bertè racconteranno storie terribili su questo padre padrone, che non stenta a far uso della violenza sulla propria moglie e sulle sue figlie.
Nel 1969 la cantante viene arrestata per detenzione illegale di stupefacenti dopo essere stata sorpresa con uno spinello in una discoteca della Sardegna. Verrà prosciolta completamente, ma l’esperienza dei giorni trascorsi in carcere la segnerà profondamente spingendola anche a tentare il suicidio.
L’esordio musicale
Il 1971 è l’anno dell’esordio di Domenica Bertè: incontra il discografico Alberigo Crocetta che le assegna lo pseudonimo di Mia Martini, in virtù di rendere il suo personaggio più appetibile per un pubblico straniero (all’epoca Mia Farrow è l’attrice preferita della cantante e il martini, insieme alla pizza e agli spaghetti, è il simbolo dell’Italia all’estero). Esce il suo primo lavoro: Oltre la collina.
Il primo singolo, Padre davvero, subisce la censura da parte della rai per il testo considerato troppo spinto. Nonostante questo qualche personaggio nel mondo dello spettacolo nota la voce cristallina e l’interpretazione struggente di questa bellezza zingaresca del meridione: primo tra tutti Lucio Battisti, che la invita per la prima volta a cantare in televisione.
Nel 1972 e ne 1973 Mia Martini vince per due volte consecutive il Festivalbar e con il brano di Califano, Minuetto, raggiunge il successo d’oltralpe: le sue canzoni vengono tradotte anche in Francia, dove la figura minuta e i capelli corvini della cantante le valgono l’appellativo di nuova Edith Piaf, e le garantiranno in seguito una collaborazione con Charles Aznavour.
Nel 1974 vince il Disco d’oro: un milione di dischi venduti in tre anni. È l’apice della carriera per Mia Martini, che però decide di separarsi dalla sua casa discografica per un’inconciliabilità nella scelta dei testi. Il contratto, scisso prima della scadenza, è seguito da una causa in tribunale che vedrà la vittoria della major e costerà alla cantante il sequestro di beni e guadagni.
Mia Martini e Ivano Fossati
Nel 1978 passa alla Warner Bros Records, unica casa discografica disposta a pagare il grosso debito da lei contratto e per la quale incide l’album Danza con il cantautore Ivano Fossati. Quella tra Mia Martini e Ivano Fossati sembra inizialmente un’unione proficua: nel 1982 la cantante partecipa al Festival di Sanremo arrivando addirittura in finale con il brano del cantautore E non finisce mica il cielo, ma in realtà l’unione tra i due musicisti è destinata a deteriorarsi.
Tra i due nascerà una tormentata storia d’amore che la stessa cantante descriverà come “sanguinolenta e catastrofica”: la gelosia e la possessività di Fossati le precluderanno i rapporti con alcuni colleghi e uomini del mondo dello spettacolo.
Lo stress da lei subito sfocerà in una terribile malattia alle corde vocali per cui sarà costretta a rinunciare, tra le varie cose, alla realizzazione di un disco con Pino Daniele. Mia Martini si sottoporrà a due interventi chirurgici che renderanno il timbro della sua voce più roco.
Mia Martini: le maldicenze e il ritiro dalle scene
Durante i primi anni ’80, in concomitanza con gli interventi e la conseguente afasia che la allontaneranno dalle scene per due anni, incominciano a diffondersi nell’ambiente dello spettacolo alcune maldicenze sul suo conto. Al generale clima di tristezza che caratterizza questo periodo si aggiunge la voce maligna di una presunta iattura che vedrebbe le apparizioni della cantante in associazione a fatti negativi.
Alle difficoltà degli anni appena trascorsi si aggiunge lo sconforto e la rabbia nel vedersi chiudere le porte di show e case discografiche, oltre che il voltafaccia di amici che fino a quel momento l’avevano osannata. Sarà il sostegno della sorella Loredana e dell’amico Renato Zero a incoraggiarla a tornare ad esibirsi.
Nel 1989 il cantante amico storico della Martini, convincerà il direttore artistico del Festival di Sanremo a farla partecipare: canterà Almeno tu nell’universo, brano che, insieme alla sua commovente entrata sul palco dell’Ariston a quasi dieci anni dall’ultima, susciterà un tale clamore da infonderle il coraggio necessario per tornare alla ribalta. Di questa esibizione la stessa Martini affermerà di essersi sentita abbracciare dal suo pubblico.
Si presenterà al festival anche i tre anni successivi senza ottenere mai una vittoria, ma suscitando sempre ottimi giudizi di critica e riprendendo il suo lavoro in sala di registrazione. Mia Martini è finalmente tornata e sta per partire in tournée quando, nel 1995, sopraggiunge la drammatica notizia della sua morte.
La morte di Mia Martini
Il corpo della cantante viene ritrovato dai vigili del fuoco il 14 Maggio nella sua casa di Varese, a seguito della richiesta del manager di sfondare la porta, preoccupato dalla mancata risposta della cantante al telefono. Il referto medico parlerà di un decesso dovuto ad arresto cardiaco da overdose di stupefacenti ma tante saranno le elucubrazioni in merito alla vicenda, compresa una possibile ipotesi di autolesionismo.
Le sorelle della Martini hanno più volte espresso dubbi sulla possibilità di un gesto estremo, in netto contrasto col periodo brillante che la cantante stava vivendo. Non ultima, la sorella Loredana ha gettato pesanti ombre sul ruolo che il padre avrebbe avuto nella vicenda.
Mia Martini, Il Concerto: il cd e vinile con i due inediti
Dall’11 maggio 2018 è disponibile sia in versione cd che in versione vinile Il Concerto, una speciale produzione che fa rivivere Mimì in una delle maniere più a lei congeniali: il live. Una miscela di pezzi storici del suo incredibile repertorio, accompagnati da due cover e tratte da diverse esibizioni della cantante. Da Battisti ai Beatles, passando per Fossati e un intensissimo brano di Mariella Nava. Una tracklist emozionante sin dal primo brano, condita da due perle inedite, Le altre e Uomini Farfalla.