Rap: l’inarrestabile ascesa di un fenomeno a 360°
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L’inarrestabile ascesa del rap: un fenomeno a 360°

Italia popolo di poeti, santi, viaggiatori e una miriade di altre definizioni. Da qualche anno però oltre alle tradizionali qualifiche attribuite all’italica popolazione si può tranquillamente aggiungere quella di “rapper”.

Italia popolo di poeti, santi, viaggiatori e una miriade di altre definizioni. Da qualche anno però oltre alle tradizionali qualifiche attribuite all’italica popolazione si può tranquillamente aggiungere quella di “rapper”. Si, perché nel panorama italiano quella di fare le rime a ritmo di musica sta diventando una vera e propria forma d’arte, con tantissimi artisti emergenti e un grandissimo seguito da parte del pubblico.

Il rap è un prodotto importato, poiché nasce negli Stati Uniti intorno agli anni ’70 come parte del movimento hip pop. Inizialmente gli MC, ovvero i Master of Ceremonies, si limitavano ad accompagnare i Disc Jockey nell’apertura dei loro pezzi, ma col passare del tempo si sono imposti grazie alle loro abilità di scatenarsi in rime velocissime su basi molto ritmate.

Quella che inizialmente era una pratica estemporanea e quasi amatoriale, divenne ben presto un genere musicale a sé stante e i primi a salire alla ribalta sono i Run-DMC, veri e propri pionieri del rap. Sulla scia del loro successo, tanti giovani si iniziano a interessare al nuovo fenomeno culturale e durante quelli che sono gli anni d’oro del rap tantissimi artisti contribuiscono alla crescita del genere, fino ad arrivare ai due rapper più famosi degli anni Novanta: Tupac Shakur e Notorius B.I.G. . I due, esponenti della West Coast e della East Coast, si sono ritrovati in quello che si rivelò una vero e propria scontro, culminato con la morte dei due in seguito a delle sparatorie.

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Finiti gli anni delle violenze, il rap inizia la sua strada verso la commercializzazione, con i dischi che vengono venduti alla velocità della luce e scalano le classifiche. Negli anni duemila il simbolo del rap è Eminem, il primo rapper non di colore a imporsi al grande pubblico. Venuto dai quartieri poveri di Detroit, il giovane Marshall Mathers, vero nome di Eminem, si dedica sin da subito alla sua passione per il rap che deve però far convivere con i problemi familiari e l’ambiente che lo circonda, come raccontato nel film “8mile”, ispirato alla sua storia. In carriera ha venduto più di ottanta milioni di dischi ed è considerato uno dei migliori artisti di sempre.

Rap

Il rap ha man mano contaminato gli altri generi musicali o addirittura altri fenomeni culturali, come per esempio i videogiochi e propiziando l’aumento esponenziale del “graffiti writing”. Anche il modo di vestire dei giovani si è adatto alla cultura rap, con l’uso dei vestiti simili a quelli degli interpreti o dei vistosissimi gadget che richiamano al denaro e al lusso, simboli di un riscatto sociale ed economico.

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Persino un altro fenomeno culturale dei nostri tempi come il poker è stato coinvolto dal rap, come dimostra la canzone “Groove on” in cui Snoop Dogg vola su un aereo privato col brand PokerStars. La stessa poker room ha poi prodotto una canzone rap dal titolo Ride on the River.

E l’Italia? Nel nostro Paese il genere si sviluppa in maniera importante nell’ultimo decennio, ma era stato importato, sicuramente in versione più soft, già all’alba degli anni Novanta da artisti come Jovanotti, Bassi Maestro, Sangue Misto e gli Articolo 31. La prima crescita commerciale arriva intorno al 2000, quando nomi come Fabri Fibra sono ormai conosciuti da una grande fetta di pubblico. È probabilmente Fabrizio Tarducci il più noto dei rapper italiani, grazie anche al grandissimo successo del suo album “Mr. Simpatia” del 2004. In quegli anni arriva in grande successo anche per “Club Dogo”, trio composto da Jake La Furia, Gué Pequeno e Don Joe.

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Negli ultimi anni i rapper si sono moltiplicati e sulla scena si sono affermati giovani artisti come Clementino, autore di una collaborazione con lo stesso Fibra, Rocco Hunt, vincitore di un’edizione di Sanremo Giovani grazie a un pezzo rap, Moreno, semifinalista di MTV Split e vincitore di un’edizione di Amici di Maria de Filippi.

Quello che mediaticamente si sta imponendo però come simbolo del rap italiano attuale è sicuramente Fedez, Il ventiseienne milanese passa come molti dei suoi colleghi per le gare di freestyle e dalla partecipazione a Tecniche Perfette, la manifestazione legata all’hip pop e al rap. Il suo successo è dovuto in parte alle tematiche che ha scelto di trattare, più vicine a temi d’interesse pubblico, e alla sua abilità di distinguersi dai suoi colleghi.

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E ovviamente c’è chi preferisce i rapper “vecchia scuola” e chi invece apprezza le nuove leve, che stanno in qualche modo rivoluzionando questo genere musica, ma una cosa è certa: il rap è entrato di diritto tra i fenomeni culturali di massa delle ultime generazioni.

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Fedez

ultimo aggiornamento: 28 Aprile 2015 19:36

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