Le migliori canzoni di Iva Zanicchi: da Zingara a Fiume amaro, i brani più importanti e significativi dell’Aquila di Ligonchio.
La sua voce è in grado di spaziare dal blues alla musica melodica, per pi passare al rock: parliamo di Iva Zanicchi, una delle artiste italiane più apprezzata del panorama musicale nostrano. Tanti sono stati i successi che l’Aquila di Ligonchio – così fu soprannominata – ha pubblicato nel corso della sua lunga carriera. Pertanto, oggi vi elenchiamo le 5 migliori canzoni di Iva Zanicchi.
Iva Zanicchi, le canzoni più amate
Iniziamo la nostra lista con Zingara, brano che Iva Zanicchi presentò al Festival di Sanremo del 1969, vincendo la stessa kermesse musicale. Nel brano, si chiede a una zingara di leggere la mano e di capire verso che sorte si andrà incontro, dal punto di vista sentimentale. Il testo fu scritto da Enrico Riccardi e Luigi Albertelli. Proprio quest’ultimo dichiarò che – nella stesura della canzone – fu ispirato dalla lettura de La vergine e lo zingaro, romanzo scritto da David Herbert Lawrence che lui lesse due anni prima, nel 1967. La canzone fu presentata dalla cantante e da Bobby Solo sul palco dell’Ariston.
Il video di Zingara:
Procediamo con Io ti darò di più, canzone che la cantante realizzò insieme al collega Memo Remigi e che pubblicarono come singolo nel 1966. Nel testo, la voce narrante afferma che per l’uomo che ama farebbe di tutto e che, in cambio del suo amore, lei “darà di più“, a prescindere da quanto amore le ritornerà indietro.
Il video di Io ti darò di più:
C’è, poi, Testarda io, Si tratta di un 45 giri che l’artista pubblicò nel 1974. Il brano fu scritto da Cristiano Malgioglio che, in realtà, tradusse il brano À distância del cantante portoghese Roberto Carlos – di cui era autore di fiducia in italiano. La traduzione divenne Testarda io, interpretata dalla Zanicchi. La canzone ottenne un grande successo, anche in relazione al fatto che fu usata nella colonna del film Gruppo di famiglia in un interno del 1974, diretto da Luchino Visconti.
Il video di Testarda io:
Iva Zanicchi, Un uomo senza tempo e Fiume amaro
Andiamo avanti con Un uomo senza tempo, brano che la cantante dedicò all’anziano padre che continua a sognare ad occhi aperti, nonostante abbia vissuto un’esistenza difficile, anche grazie al suo animo giovane. Il brano fu presentato a Canzonissima nel 1970. Come si può ascoltare, la melodia è molto malinconia e dall’andamento spagnoleggiante. Ciò deriva dal fatto che fu il duo argentino, composto da Piero e José, a scriverlo. Il testo fu, poi, tradotto da Ettore Lombardi.
Il video di Un uomo senza tempo:
Infine, citiamo Fiume amaro. Il brano fu scritto da Mikīs Theodōrakīs nel 1962. Il testo – in greco – era intitolato ο Καημός (O Kaimòs) che, in italiano, si traduce con desiderio o anelito. Nella nostra lingua, la canzone fu adattata da Sandro Tuminelli che riuscì a compiere l’impresa anche se non semplice. Nella versione di Iva, si racconta una storia d’amore, attraversata da un desiderio ardente, mentre – la versione di Theodorakis era rivolta alla Grecia, che fu attraversata dall’avvento al potere dei Colonnelli e dalla sua grande amarezza per quel momento storico.
Il video di Fiume amaro: