Jefferson Airplane, le canzoni migliori: da Somebody to Love a Volunteers
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Jefferson Airplane, le migliori canzoni: da Somebody To Love a Wooden Ships

Ragazza a un concerto

Le migliori canzoni dei Jefferson Airplane: da Somebody To Love a Wooden Ships, i brani più significativi e rivoluzionari della loro discografia.

I fan del rock classico sanno che i Jefferson Airplane hanno attraversato tre distinte fasi, prima di lasciarsi definitivamente all’inizio degli anni ’90. Sanno anche che i Jefferson Airplane, la band che ha iniziato a San Francisco nel 1965 e ha lavorato per sette anni, è l’unica delle tre che conta.

Anche se i gruppi successivi – Jefferson Starship e Starship – si erano stancati di essere gruppi rock rivoluzionari, rivolgendosi, invece, alla musica mainstream della Top 40, il sestetto originale ha rilasciato alcune delle tracce più sovversive degli anni ’60. Hanno parlato di pace, amore, droga, sesso e di una rivoluzione culturale che loro e i loro contemporanei hippie pensavano fosse dietro l’angolo. Quando si ascoltano le loro canzoni, quell’utopia non sembra ancora così lontana.

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Jefferson Airplane, le canzoni più amate

Iniziamo la nostra lista con Somebody To Love, canzone presente nell’album Surrealistic Pillow, pubblicato nel 1967. Slick apre il brano con la voce più bella e potente di sempre, in una canzone che rappresenta una traccia folk psichedelica, mentre si parla di “qualcuno da amare“.

Il video di Somebody To Love:

Proseguiamo con White Rabbit, anch’essa estratta dall’album Surrealistic Pillow del 1967. Una delle canzoni più famose della band, White Rabbit è entrata nella Top 10 quando è stata pubblicata all’inizio della Summer of Love. Il ritmo strisciante e nebuloso aveva lo scopo di rispecchiare gli effetti che alterano il tempo dell’LSD. La traccia è piena di immagini tratte da Alice nel paese delle meraviglie di Lewis Carroll, ma il viaggio è tutto fornito da Slick.

Il video di White Rabbit:

C’è, poi, Volunteers, canzone presente nell’omonimo album, pubblicato nel 1969. Registrato prima ma pubblicato dopo Woodstock (dove hanno eseguito la canzone), Volunteers è uno dei brani più aggressivi dei Jefferson Airplane e un inno travolgente per la compagine più rivoluzionaria di Woodstock. È la canzone di chiusura dell’album più politicizzato della band e una conclusione adeguata alla formazione classica, che cambierà nel disco successivo.

Il video di Volunteers:

Jefferson Airplane, We Can Be Together e Wooden Ships

Andiamo avanti con We Can Be Together, brano presente nell’album Volunteers del 1969. La canzone di apertura del sesto album della band riflette i crescenti disordini del gruppo con il mondo che li circonda. È il loro album più politico e, a sua volta, il più rivoluzionario. Questo richiamo all’unità tra manifestanti che la pensano allo stesso modo – che era il lato B del primo singolo dell’album – include la frase “contro il muro, figlio di p****na“, un cenno diretto al Black Panther Party.

Il video di We Can Be Together:

Infine, citiamo Wooden Ships, brano anch’esso presente nell’album Volunteers del 1969. Questo summit hippie tra Kantner, David Crosby e Stephen Stills è apparso anche in Crosby, l’album di debutto di Stills & Nash, uscito sei mesi prima di Volunteers.

Il video di Wooden Ships:

La versione dei Jefferson Airplane, però, cattura meglio il malinconico terrore che devono affrontare i pochi sopravvissuti a una guerra nucleare in questo brano classico dell’era del Vietnam.

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