Procede inesorabile il lento declino dei Kasabian: For Crying Out Loud male se non malissimo.

Prosegue con For Crying Out Loud il lento declino dei Kasabian che non mantengono le promesse né le aspettative e regalano ai fans un disco con poche novità, poche belle canzoni (pochissime ad essere generosi) e prendono la loro via musicale, scelta che in realtà non sembra premiare.

Kasabian, For Crying Out Loud, recensione

Inizio decisamente tendente al pop con III Ray (The KinG); il ritmo c’è e convolge, i Kasabian che conosciamo decisamente meno. Poco stereofonica,  più adatta alla pista della discoteca. You’re In Love With a Psycho fa fatica a discostarsi dalla descrizione della canzone precedente: parte in sordina, tanti effetti, forse poca sostanza musicale. Parte ritmica decisamente piatta, ritornello piatto e canzone che non decolla. L’album prosegue con davvero poche sorprese prima con il disco numero uno, poi con il secondo mettendo n fila una serie di canzone che, nonostante la chitarra elettrica, vertono verso un pop piacione che delude le speranze di molti fans, convinti di avere nelle orecchie una delle migliori band sulla scena internazionale. I Kasabian invece hanno fatto una scelta di genere che non sembra essere premiata dagli ascolti. Restano un lontano miraggio i grandi successi del passato che hanno fatto ballare e hanno soddisfatto i gusti musicali di molti. Peccato.

Voto: 4,5.

Riproduzione riservata © 2024 - NM

ultimo aggiornamento: 21 Agosto 2017 13:44


Levante: tutto ciò che dovete sapere sulla cantautrice e giudice di X Factor

Brunori Sas, A casa tutto bene, recensione: satira e pelle d’oca