Un anniversario che è doveroso ricordare: l’11 ottobre di 45 anni fa usciva “Imagine” di John Lennon, conquistando il cuore del mondo.
“Imagine” è una delle canzoni più conosciute di tutti i tempi. Bastano le prime note e le prime parole “Imagine there’s no heaven”, a smuovere qualcosa di bello, dolorosamente bello, nelle anime di chi ama la musica. Una canzone importante, quella di John Lennon, che rappresenta un po’ l’apice del ricco testamento spirituale che il genio inglese ha lasciato al mondo. Ed è tutto racchiuso in una sola canzone; Yoko Ono, colei che è stata il più grande amore della sua vita, ha scelto proprio “Imagine” per commemorare Lennon al Central Park di New York, facendo depositare un pregevole mosaico con il titolo del brano.
Come è nata “Imagine”
Pubblicato nell’omonimo album “Imagine” e fatto uscire come singolo negli Stati Uniti l’11 ottobre 1971, il brano è stato descritto da Lennon come un Manifesto del partito comunista. Negli anni, però, la canzone è stata sempre più intesa come un inno alla pace nel mondo, ancora oggi una chimera.
Sembra che la prima frase del testo, “Imagine there’s no heaven” appartenga al visual book “Grapefruit”, pubblicato nel 1964 da Yoko Ono. Il libro, all’epoca auto-pubblicato, fu giudicato dai critici come uno dei più importanti monumenti all’arte concettuale dell’epoca.
Lennon prese in prestito quella frase, inserendola in quello che Rolling Stone definì il brano più bello mai scritto dopo “Like a Rolling Stone” di Bob Dylan e “(I Can’t Get No) Satisfaction” dei Rolling Stones.
In Italia non raggiunse il N.1
La fortuna di “Imagine” fu immensa anche in Italia, ma non tale da raggiungere la vetta dei dischi più venduti. A battere l’ex Beatles furono Raffaella Carrà con il “Tuca tuca” e Marcella Bella con “Montagne verdi”.
Nel corso dei decenni la canzone è stata interpretata su ogni palco italiano che si rispetti e dagli artisti più importanti, da Gino Paoli a Elisa passando per Giorgia e Gianni Morandi.
Foto tratta dal video