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50 anni senza Jim Morrison: gli ultimi giorni a Parigi prima della morte

Microfono cantante

Ripercorriamo gli ultimi momenti di vita di Jim Morrison nel viaggio a Parigi, città nella quale fu seppellito dopo la sua morte.

Il frontman dei Doors, Jim Morrison, sarebbe dovuto dovuto andare a Parigi per trovare ispirazione, ma trovò solo la morte. L’artista si spense in un appartamento al numero 17 di Rue Beautreillis: il corpo dell’artista rimase lì per tre giorni. Avvolto nella plastica e in ghiaccio secco, fu tenuto nella vasca da bagno dove la sua ragazza – Pamela Courson – lo aveva trovato, senza vita e immerso nell’acqua ancora calda, intorno alle 6 del mattino, sabato 3 luglio 1971. Vi rimase, fino a quando i becchini consegnarono la bara che aveva ordinato (il modello più economico disponibile, del valore di circa 30 sterline). Durante quelle 72 ore, un medico arrivò sul posto e rilasciò il certificato di morte. La causa ufficiale del decesso fu insufficienza cardiaca. Non fu eseguito alcun esame post mortem.

Microfono cantante
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Jim Morrison: Parigi come un sogno

Tra i grandi nomi presenti nel cimitero di Père Lachaise come Molière, Delacroix, Edith Piaf e il grande idolo di Morrison, Oscar Wilde – si trova la tomba del leggendario cantante dei Doors. La morte prematura di Jim Morrison, a Parigi, rimane ancora avvolta dal mistero, dalle voci e dalle teorie cospirative di un insabbiamento sulla vera causa (e persino sul luogo) della sua scomparsa. Il certificato di morte attestava insufficienza cardiaca, ma non fu mai eseguita alcuna autopsia e si ritiene che il corpo di Morrison, ancora immerso nella vasca da bagno dove la sua ragazza lo aveva trovato intorno alle 6 di mattina di sabato 3 luglio 1971, vi sia rimasto fino a quando i becchini non hanno consegnato la sua bara ore dopo.

Parigi doveva essere una possibilità per l’artista di sfuggire alla follia del suo stile di vita rock n’ roll negli Stati Uniti e, infine, liberarsi da varie dipendenze, come quella dalla droga e dall’alcol. Come molti prima di lui, Morrison scoprì – a proprie spese – che al fascino di Parigi, per una personalità avvincente come la sua, era impossibile da resistere. Aggiungete a ciò la compagnia della sua fidanzata, Pam Courson, lei stessa eroinomane e uguale a Morrison nel comportamento fuori dalle righe. Una foto di entrambi:

https://www.instagram.com/p/CLRwh7ND-b4/

Quando Morrison arrivò a Parigi nel marzo 1971, era quasi irriconoscibile dal cantante snello, elegante, vestito di pelle e dall’aspetto esotico dei Doors, amato da milioni di fan. L’eccessivo consumo di birra aveva gonfiato sia la sua figura che il suo viso; barba e baffi lunghi e spettinati completavarono la metamorfosi. Era esausto, i suoi problemi con l’alcol avevano smussarono la sua scrittura creativa e la sua partecipazione come cantante dei Doors era, nella migliore delle ipotesi, irregolare. Era stressato.

Perché scelse la capitale francese?

Nel 1971, Jim Morrison fu perseguito dalla giustizia americana per aver presumibilmente mostrato le sue parti intime durante un concerto che la star tenne a Miami. A questo proposito, nulla è stato davvero mai provato. All’epoca, l’America e la Francia non avevano un trattato di estradizione per questioni morali. L’avvocato di Morrison gli consigliò di fare le valigie e partire per la Francia, prima di rischiare di perdere il passaporto. Jim pensò che fosse il momento giusto, si sentiva vecchio ed esausto, anche se aveva solamente 27 anni. Voleva camminare sulle strade di Baudelaire e Rimbaud e scrivere poesie. Il suo corpo era dolorante da quando ebbe un incidente allo Château Marmont di Los Angeles mentre tentava di saltare da un tetto, dal quale cadde drammaticamente. Una poesia di Morrison su Instagram:

https://www.instagram.com/p/B-APwTHBokY/

Il 15 febbraio 1971 arrivò a Parigi, Pamela Courson, la fidanzata di Jim. Si stabilì nell’hotel George V. Qui incontra il conte Jean de Breteuil, quello che gli americani chiamarono “l’aristocratico drogato“. Si diceva che Jean de Breteuil avesse legami con un gruppo di chimici di Marsiglia che gli offrivano un’eccellente qualità di eroina. Il conte è stato uno dei personaggi chiave nella tragica storia di Jim. Questo aristocratico decadente, che conosceva le più grandi rockstar del pianeta come Brian Jones, Jimi Hendrix e Janis Joplin (alcuni dicono addirittura che la sua macchina fosse parcheggiata davanti all’hotel di Janis la notte in cui ebbe l’overdose) fece lentamente entrare Morrison nella sua tela. A quel tempo, Breteuil viveva con la cantante Marianne Faithfull che aveva appena lasciato Mick Jagger.

Quando Jim arrivò in hotel, Pamela non era nella stanza d’albergo. Lui va ad aspettarla al bar Alexandre. Durante il suo soggiorno a Parigi, è il bar in cui andrà più spesso. A causa delle tante mance che lascia lì, la direzione dell’hotel accetta i vari scandali di Jim ubriaco. Il bar non esiste più, fu distrutto molti anni fa e sostituito da un negozio di Louis Vuitton. Anche la panchina, dove il cantante si sarebbe addormentato completamente ubriaco, è stata rimossa. Probabilmente da un fan di Jim. Il cantante è solo in città e non sa una parola di francese. Pamela inizia ad uscire con il conte e il suo amico a Saint Germain des Près. Solo nella capitale, l’artista si gode la vita parigina come faceva Hemingway: gironzolando sulle terrazze, alla biblioteca Shakespeare and Company o girovagando tra i diversi librai allestiti sulle banchine.

Il primo appartamento della coppia

L’11 maggio 1971, Jim e Pam affittarono un appartamento al terzo piano in rue Beautreillis, da una modella di nome Elisabeth Larivière, amica intima del conte Jean de Breteuil. Fino al 10 aprile, i tre vivono insieme nell’appartamento. Poi, la modella andò a Saint Tropez, lasciando la coppia sola. Jim era felice di vivere lì anche perché era proprio dietro l’angolo dove Charles Baudelaire visse tra il 1858 e il 1859. Passava la giornata a girovagare per la città, scrivendo, leggendo e diventando di nuovo anonimo. Gli piaceva anche passare la giornata seduto sulle panchine vicino a Place des Vosges, nel Marais.

Il Restaurant Le Beautreillis era il preferito di Jim, situato sulla 18a Rue de Beautreillis. Adesso si chiama Le Dindon en Laisse. Si trovava di fronte all’appartamento di Jim e Pamela. I proprietari vendettero il ristorante nel 1990 e quando appresero della sua storia, i nuovi proprietari decisero di acquistare le piastrelle che erano nel bagno di Jim quando morì.

La morte di un’icona

Molte cose sono state dette sulla morte del cantante ma oggi, a più di cinquant’anni di distanza, rimangono solo due ipotesi serie su quanto accaduto quella notte. Per prima cosa, tutti sembrano essere d’accordo su quello che fece durante il suo ultimo pomeriggio. Jim era con il suo amico Alain Ronay, in giro per le strade di Le Marais. I due sono andati a bere una birra al Café des Phares, a Bastille. Quando è tornato a casa, Jim portò la sua ragazza al cinema, per andare a vedere Notte senza fine, film di Raoul Walsh con l’attore Robert Mitchum. La foto della tomba di Morrison:

https://www.instagram.com/p/BjFla4VgFqk/

La versione ufficiale, invece, afferma che – durante la notte – Pamela venne svegliata dal respiro rumoroso di Jim. A quel punto, pare che volesse chiamare un dottore, ma Jim rifiutò. Fa un bagno per cercare di calmarsi, ma inizia a vomitare sangue. Non è la prima volta che gli succedeva, quindi chiese a Pam di non preoccuparsi e di tornare a letto. Erano le 5 del mattino quando Pamela si svegliò e scoprì il cadavere di Morrison nella vasca da bagno. Le spoglie di Morrison giacciono nella Division 6 di Rue du Repos, al cimitero di Perè-Lachaise.

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ultimo aggiornamento: 24 Maggio 2022 12:52

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