Janet Jackson, sorella dell’indimenticabile Michael Jackson, ha rimandato l’ Unbreakable Tour in giro per il mondo perchè vuol mettere su famiglia
Janet Jackson ha annunciato poche ore fa il rinvio a data da definirsi dell’Unbreakable Tour, la serie di concerti in giro per il mondo che avrebbe dovuto rilanciare la sua carriera dopo quasi un decennio di silenzio. La cantante ha pubblicato un video su Twitter in cui spiegava le ragioni della sua decisione. Nel video, Janet, sorella minore dell’indimenticabile Michael Jackson scomparso qualche anno fa, si rivolge direttamente al suo pubblico per ringraziarli del sostegno ricevuto negli ultimi mesi.
Il video di Janet e lo stop all’Unbreakable World Tour
“L’Unbreakable World Tour ha preso il via lo scorso 31 agosto. Vorrei ringraziare tutti i miei fan per essere venuti a vedermi. Davvero, grazie – dice la cantante –Siamo attualmente nella seconda tranche del tour, ma c’è stato un cambiamento improvviso. Penso sia giusto che voi siate i primi a venirne a conoscenza. Mio marito ed io vogliamo tirare su famiglia, quindi devo rimandare il tour. Per favore, cercate di capire che si tratta di una cosa che devo fare adesso. I medici mi hanno detto di riposarmi. Ma non mi sono dimenticata di voi”.
Janet Jackson vuol mettere su famiglia
Ovviamente, l’annuncio ha gettato nello sconforto più totale i numerosi estimatori della cantante. Tuttavia, la delusione dei fan si è subito tramutata in curiosità e i rumors si sono immediatamente propagati nel Web: per quanto infatti non ci sia ancora una conferma ufficiale, in molti hanno cominciato a sospettare che la diva sia incinta del marito, il miliardario Wissam Al Mana. Non è la prima volta che la Jackson rinvia il tour dietro consiglio medico: lo scorso dicembre, la cantante aveva confermato l’annullamento di alcune date a causa di un non meglio specificato problema di salute.
In seguito alle numerose voci che erano corse circa il suo stato di salute, la Jackson era stata costretta ad annunciare pubblicamente di non avere il cancro.
