Elodie è stata attaccata con insulti sessisti sui social dopo il botta e risposta con la Lega di Matteo Salvini: la cantante pubblica alcune offese sul suo account.
Non si placa la polemica tra Elodie e il mondo della Lega di Matteo Salvini. Dopo le accuse della cantante per difendere Sergio Sylvestre, il nuovo attacco in un’intervista al Corriere della Sera e la replica della Lega, che l’ha messa alla berlina sul proprio account Instagram ufficiale, all’artista sono arrivate centinaia e centinaia di offese e insulti beceri. Una sequela di brutture che la stessa cantante ha voluto denunciare, condividendo su Twitter un post che ne raccogliesse alcune, il tutto coronato da un’amara riflessione: “E noi donne vi mettiamo pure al mondo…“.
Elodie contro la Lega: la cantante riceve offese sessiste
“Non la pensi come lei? Sei ignorante“, aveva scritto la Lega in un post su Twitter, aizzando tutti i propri sostenitori contro la cantante romana di origini salentine. Il risultato? Una sfilza di insulti, la gran parte di natura sessista e razzista. Eccone alcuni esempi: “Si sta allenando con il microfono a rapporti orali continuativi e intensi“, “Ma fatti scopare da un branco di neg*i“, “Chi caz*o sei troia“, “Bella brava ma putta*a“, “È un’extracomunitaria, non merita i stare a casa nostra!!! Quindi fuori dall’Italia stron…“, “Grazie al caz*o sta con un marocchino“.
Questo il post ripubblicato dalla cantante:
Elodie contro la Lega di Matteo Salvini
La ‘faida’ tra la Di Patrizi e il partito di Matteo Salvini nasce dalle offese gratuite del leader del Carroccio contro Sergio Sylvestre all’indomani dell’esecuzione dell’inno prima della finale di Coppa Italia. Per difendere l’amico, Elodie aveva definito Salvini un piccolo uomo.
Non paga, negli scorsi giorni in un’intervista al Corriere aveva aggiunto: “Non mi piace come la Lega cerca di accalappiare voti. Vorrei avere dei veri punti di riferimento a rappresentarci. Il paese è meglio di chi lo rappresenta. Certo, c’è tanta ignoranza e sarebbe bello che chi ci governa la diminuisse anziché far leva su quello“.