Giuliano Sangiorgi ricorda il papà: il post su Instagram
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Giuliano Sangiorgi ricorda il papà: “Hai lasciato un vuoto incolmabile”

Giuliano Sangiorgi

Sui social Giuliano Sangiorgi ha pubblicato uno straziante ricordo del padre, morto otto anni fa: ecco le dichiarazioni del cantante dei Negramaro.

Ci sono dolori che nemmeno il tempo riesce a cancellare. O almeno non del tutto. Lo sa bene Giuliano Sangiorgi, cantante dei Negramaro, che sui social ha pubblicato uno straziante ricordo del padre, a otto anni dalla sua scomparsa! Era il 2013 quando un infarto si portò via, all’improvviso, il signor Gianfranco. Sono passati giorni e giorni, oggi Giuliano è anche a sua volta un orgoglioso papà. Eppure, il dolore è ancora fortissimo nel suo cuore. Ecco le parole del commoventi del cantautore!

Giuliano Sangiorgi ricorda il papà sui social

Nel giorno dell’ottavo anniversario della scomparsa del padre, Giuliano ha pubblicato un commovente post sui social: “Dentro di me, in questo giorno maledetto… hai lasciato un vuoto incolmabile… e qualcosa è cambiata per sempre, nei sorrisi e negli occhi miei… ciao papà… e scrivo ‘papà’, ma non so più dirlo da otto anni… lo lascio silenzioso questo nome… e intanto Stella mi chiama urlando ‘papà’ e vorrei essere ancora tuo figlio, tuo!“.

Giuliano Sangiorgi
Giuliano Sangiorgi

Parole commoventi che hanno emozionato i suoi fan. L’artista ha ricordato in questo giorno così speciale e così difficile le più belle immagini che gli rimangono del padre, dalla prima chitarra che gli ha regalato, a tutte le volte che gli è stato accanto. Ricordi che rimarranno indelebili nel suo cuore. Di seguito il post:

Giuliano Sangiorgi e il messaggio al papà durante il dramma di Lele Spedicato

Qualche tempo fa, quando Lele Spedicato fu colpito da un’emorragia cerebrale, in un’intervista il cantautore pugliese aveva dichiarato di essere sicuro che fosse stato proprio il padre a riportare indietro il chitarrista: “Grazie papà per averci ascoltato. Per il calcio in cu*o che hai dato a Lele, per farlo tornare indietro da noi. Me lo ha raccontato proprio Lele, appena ha aperto gli occhi in rianimazione. Mio padre e il suo calcio nel deretano sono gli ultimissimi istanti che ricorda di quel limbo spazio-temporale in cui è andato a cacciarsi fino all’attimo prima di risvegliarsi“.

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ultimo aggiornamento: 19 Marzo 2021 14:59

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