Un nuovo album per Gino Paoli: Appunti di un lungo viaggio, un doppio cd per ripercorrere la sua vita in musica.
Sessanta anni di carriera e non sentirli. O forse sì, data la grande esperienza accumulata. Gino Paoli torna nei negozi di dischi con un doppio album, Appunti di un lungo viaggio, in uscita il 19 aprile.
Una maniera speciale per festeggiare il traguardo delle sei decadi di carriera e soprattutto una vita straordinaria, con tantissime vicissitudini, momenti di grande gioia e altri di disperazione. Un’opera dedicata non solo a lui, ma a tutti gli amici che hanno reso la sua esistenza una grande storia da raccontare.
Gino Paoli: Appunti di un lungo viaggio
L’artista racconta che le sue nuove canzoni parlano semplicemente della vita. E la vita, si sa, è fatta di stagioni. Il primo dei due cd s’intitola Canzoni interrotte, e il motivo è semplice: quando hai detto quello che dovevi dire, non c’è bisogno di altro.
Sempre positivo e forte nei suoi messaggi, l’artista afferma di non credere nella morte, perché la morte non esiste. Esistono solo le stagioni, e una deve finire per far sì che ne inizi un’altra. Un pensiero che gli dà grande serenità.
La morte non gli fa paura, gli lascia solo il rimpianto per essersi portata via persone con cui avrebbe voluto trascorrere più tempo.
Il secondo album
Il secondo disco del doppio album Appunti di un lungo viaggio s’intitola I Ricordi. Al suo interno, i suoi brani più famosi, ma in una chiave nuova, jazz, suonati insieme a Rita Marcotulli, Alfredo Golino e Ares Tavolazzi. Gli stessi musicisti che lo seguiranno a breve in concerto.
“Il palco è una droga“, sentenzia Gino, che pure ammette che starsene a casa era la sua prima intenzione. Cantautore ancora anarchico e lontano dalla religione, rimane attento osservatore di ciò che accade attorno a lui e mette in guardia dal razzismo, un fenomeno che non è cambiato rispetto ad anni fa, se non in peggio. E se lo dice un artista come lui, c’è da credeci.