Per la prima volta sul palco dell’Ariston come concorrente, Ghali presenta il suo brano “Casa mia”.
Dopo l’esordio al Festival di Sanremo nel 2020, quando fu super ospite e portò un medley dei suoi più grandi successi, Ghali torna sul palco dell’Ariston, questa volta come concorrente in gara. Il rapper ha scelto “Casa mia” come singolo da presentare per la prima volta al grande pubblico. Scopriamo il significato del testo.
La genesi di “Casa mia”
Dopo un anno di pausa dalla musica, Ghali torna con un messaggio potente, frutto di un viaggio interiore e della sua riconnessione con il mondo. Il brano “Casa mia” nasce da un’esperienza personale dell’artista, che dopo aver trascorso un anno lontano dalla musica, viaggiando e riconnettendosi con sé stesso, ha trovato l’ispirazione per questa canzone.
La collaborazione con Michelangelo, già produttore di Blanco, ha portato alla creazione di un ritornello e di una base musicale durante l’estate, che inizialmente era stata accantonata. Solo successivamente, Ghali e il suo team hanno deciso che “Casa mia” meritava di essere presentata a Sanremo, considerandola la giusta destinazione per il suo messaggio.
Un dialogo tra uomo e extraterrestre
Il testo di “Casa mia” si presenta come un dialogo tra Ghali e un extraterrestre, attraverso il quale l’artista esprime la bellezza del nostro pianeta e la necessità di preservarlo. L’alieno, con il suo punto di vista esterno, fa notare al cantante quanto la Terra sia preziosa e come, nonostante le tragedie umane, la natura abbia sempre la capacità di riparare i danni.
Il brano è un affresco elettro-rap che descrive una città in cui le persone sono diventate “zombie con il telefono in mano” e un quartiere che ha perso il concetto di casa, segnato da una crisi di valori. Si toccano così temi importanti come l’alienazione tecnologica, la perdita di identità e la crisi ambientale, culminando in una critica esplicita alle guerre e alla distruzione: “Bombardate un ospedale per un pezzo di terra o per un pezzo di pane”.
Il testo della canzone sanremese di Ghali
Il prato è verde, più verde, più verde
Sempre più verde (sempre più verde)
Il cielo è blu, blu, blu
Molto più blu (ancora più blu)
Ma che ci fai qui da queste parti
Quanto resti e quando parti
Ci sarà tempo dai per salutarci
Non mi dire che ho fatto tardi
Siamo tutti zombie col telefono in mano
Sogni che si perdono in mare Figli di un deserto lontano…
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