Emma Marrone ha fermato il suo concerto a Reggio Calabria: ecco il motivo.
Paura, emozioni e lacrime durante il concerto di Emma Marrone a Reggio Calabria del 16 febbraio 2019. La cantante, approdata sulla punta dello Stivale per la seconda tappa dell’Essere qui Tour – Exit Edition, si è ritrovata costretta a interrompere il concerto per degli attimi di panico in platea.
Allarmata dal movimento, la sensibile Emma si è spaventata, pensando che qualcuno stesse morendo. La verità, invece, era di tutt’altra natura. Ecco cos’è successo durante il suo indimenticabile show!
Emma Marrone ferma il concerto a Reggio Calabria
Proprio nel bel mezzo dello spettacolo, il movimento in platea ha costretto Emma a fermare tutto per informarsi su cosa stesse accadendo. “Pensavo stesse morendo qualcuno“, ha affermato dal palco la cantante salentina, visibilmente spaventata.
Fortunatamente, il movimento non era dovuto a un mancamento, bensì a una splendida e romantica proposta di matrimonio! Un ragazzo ha chiesto proprio in quegli attimi emozionanti alla propria fidanzata di sposarlo. Passato lo spavento, Emma ha scherzato con la coppia: “Sei sicuro? Tu hai detto anche sì? Ma sei sicura? Evviva gli sposi!“.
Emma Marrone ricorda Sissy Trovato Mazza
Ma la proposta di matrimonio non è stata l’unico momento di grande emozione della serata. Durante il suo straordinario concerto, Emma ha infatti voluto ricordare anche Sissy Trovato Mazza, l’agente penitenziaria calabrese uccisa due anni fa in circostanze misteriose.
A lei la cantante salentina ha voluto dedicare il brano Sarò libera: “Voglio dedicare questa canzone a una ragazza, una guerriera, molto coraggiosa, forse troppo. Pensava di poter cambiare il mondo con la sua verità, con la sua battaglia personale. Purtroppo non ce l’ha fatta. Sto parlando di Sissy Trovato Mazza“.
Un momento davvero toccante, alla presenza tra l’altro della madre e della sorella della sfortunata Sissy. Di seguito il video di questa dedica che ha fatto vibrare i cuori di tutte le persone presenti nel PalaCalafiore: