Un viaggio alla scoperta di uno dei pianisti più produttivi di sempre: Elton John.
Elton John: il genio del pianoforte che ha sconvolto per sempre la scena del rock con il suo talento e col suo straordinario temperamento artistico. Un’icona musicale e della moda che ha influenzato una generazione d’artisti, e che nel corso della sua carriera ha collezionato 25 dichi di platino, 35 dischi d’oro, 6 Grammy Awards e l’onorificenza di Cavaliere, ricevuta direttamente dalla Regina Elisabetta nel 1998. Insomma, un vero e proprio mito vivente! Scopriamo chi è Elton John, il pianista rock osannato da John Lennon.
Elton John: la biografia del pianista
Il giovane Elton John nasce a Pinner in Inghilterra il 25 Marzo del 1947, e sboccia come prodigioso talento pianistico fin da bambino. Suona il pianoforte grazie a un ottimo orecchio musicale come autodidatta, e più tardi studierà musica alla prestigiosa Royal Academy of Music di Londra. Il rapporto di Elton con la famiglia è segnato da un legame particolarmente difficile con il padre.
Durante l’adolescenza, infatti, Elton subirà spesso l’ira del padre per il suo interessamento alla musica, cosa che lo segnerà per tutta la vita. Dopo il divorzio dei suoi genitori si legherà molto al patrigno, Fred Farebrother, che diventerà per lui una figura di riferimento e per cui inventerà il nomignolo di Derf.
Sarà proprio grazie al patrigno e alla madre che Elton John comincerà ad esibirsi in alcuni pub, dove avrà modo di conoscere quelli che saranno i membri della sua prima band, I Corvettes, diventati poi I Bluesology.
Con il gruppo il pianista gira in lungo e in largo l’Inghilterra, e nel 1966 incontra Long John Baldry, un cantante all’epoca abbastanza noto e che proporrà loro di diventare la sua nuova band.
In seguito, stanco di avere un ruolo marginale in una band, Elton John lascerà il gruppo per tentare la carriera solista e nel 1969 pubblica un primo album d’esordio intitolato Empty Sky.
Il 1970 sarà una data importantissima nella vita di Elton John: conosce l’autore Bernie Taupin, con cui avvierà un sodalizio artistico che durerà per tutta la sua carriera, e pubblica il primo album l’omonimo Elton John. Il disco verrà osannato dalla critica e dai grandi della musica: sembra chiaro di essere difronte a un genio del pianoforte che, spogliato dell’orchestra, sa fondersi sapientemente con il genere Rock.
Il brano Border Song entra nella classifica Billboard Hot e Aretha Franklin ne realizzerà una cover. Al disco seguirà un tour per l’America e il secondo singolo estratto, Your Song, diventerà uno dei pezzi più amati della storia della musica. Addirittura John Lennon esprimerà il proprio apprezzamento.
I successi degli anni 70 e la crisi
Nei primi anni ’70 escono due importanti successi a conferma delle doti di Elton John: gli album Honky Chateau e Captain Fantastic and the Brown Dirt Cowboy. Nei live degli album il musicista si fa riconoscere per lo stile esuberante, gli occhiali glitterati e i particolarissimi cappelli, motivi che lo fanno accostare ad altri grandi della scena artistica del periodo: David Bowie e Andy Warhol.
Sono anni di successi enormi: nel ’74 Elton collabora con John Lennon, che da sempre si era dichiarato fan del pianista. Elton collabora nel disco dell’ex Beatle Walls and Bridges e lui canta in una versione riarrangiata da Elton John per il brano Lucy in the Sky with diamonds.
Gli anni ’80, l’abbandono delle scene e il ritorno
L’inizio degli anni ’80 è caratterizzata da un periodo di crisi per il cantante: allo scalpore suscitato per la sua intervista a Rolling Stone in cui dichiarò la propria omosessualità si aggiunse l’uscita di Victim of love, considerato il suo più grande flop artistico.
Elton John a seguito dei fatti si ritirerà dalle scene, e incomincerà per lui un periodo problematico in cui la dipendenza da droga e alcool mineranno notevolmente la sua carriera artistica.
Bisognerà attendere il 1992 per il rinnovato avvento dell’artista: usciranno The One e Duet, due lavori più minimali, simbolo del percorso di disintossicazione che l’artista sta faticosamente seguendo. Degli anni ’90 sono importantissimi anche gli album Made in England e The Big Picture.
Il 2001 è stato l’anno del ritorno per Elton John: abbandonato lo stile minimale dei lavori degli anni ’90 l’artista inizia il nuovo millennio con l’album Songs from the west coast, disco che ne segna la ribalta e il vero ritorno alle ispirazioni che avevano segnato la sua produzione anni ’70. Tutto il primo ventennio del 2000 viene segnato da numerosissime collaborazioni e produzione di altri lavori splendidi dell’autore.
Elton John: il tour di addio e il Royal Wedding
Dopo una carriera incredibile e sempre ad alti livelli, il 24 gennaio 2018 Elton John decide di dare l’addio alle scene durante una conferenza pubblica trasmessa in contemporanea a New York e Londra. Ma un mito come lui non poteva non andarsene se non in grande stile: il suo ultimo tour sarà letteralmente colossale, una programmazione di più di 300 date che lo porteranno a stare sul palco per almeno 2 o 3 anni ancora.
E non finisce qui: il 19 maggio Elton si è esibito al matrimonio del Principe Harry e di Meghan Markle, esattamente 21 anni dopo la canzone Candle in the Wind che l’artista aveva dedicato, durante il giorno del funerale, alla scomparsa Lady Diana. L’artista, d’altronde, è sempre stato legato alla Royal Family, e a dimostrazione del fatto la sua chiacchieratissima partecipazione al matrimonio del Duca e della Duchessa di Cambridge.
La vita privata di Elton John: dal figlio all’omosessualità
Tutti sanno che Elton John è gay, e l’artista si è dichiarato omosessuale nel 1988. Dagli anni Novanta l’artista è legato al regista originario canadese David Furnish. Elton John lo incontra nel 1993 durante una festa a casa sua, e fin da subito fra i due nasce un’intesa profonda, tant’è che un anno dopo i due dichiareranno pubblicamente la loro relazione.
Nel 2005 avviene il loro matrimonio civile e nel 2014, non appena l’Inghilterra approva i matrimoni fra gay, i due si sposano con una cerimonia ufficiale. Elton e David hanno due figli, Zachary e Elijah, entrambi nati da madre surrogata.