Quello che non sai su Edoardo Bennato, uno dei più grandi esponenti del rock italiano

Quello che non sai su Edoardo Bennato, uno dei più grandi esponenti del rock italiano

Edoardo Bennato: la carriera, la vita privata e tutte le curiosità sul cantautore partenopeo di Sono solo canzonette.

Considerato sin dagli inizi della sua carriera un cantautore scomodo, ribelle, fuori dagli schemi, Edoardo Bennato è sempre stato in realtà un cantastorie agnostico, apolitico, insomma, mai schierato davvero contro qualcosa o qualcuno, ma semplicemente mosso dalla voglia di fare musica. Nato a Napoli il 23 luglio del 1946 sotto il segno del Leone, e ancora oggi considerato uno dei più importanti artisti della storia della musica italiana. Scopriamo alcune curiosità sua carriera e sulla sua vita privata.

Chi è Edoardo Bennato: biografia e carriera

Nato a Bagnoli, figlio di un impiegato dell’Italsider, Edoardo ha avuto due fratelli, Eugenio e Giorgio, entrambi musicisti come lui (il più giovane dei tre è morto nel 2024). Proprio con loro due comincia la sua carriera, sul finire degli anni Cinquanta, all’interno del Trio Bennato, che riesce a farsi apprezzare soprattutto a Napoli.

Desideroso di diventare un musicista di professione, nonostante non abbandoni gli studi, dopo il diploma sceglie trasferirsi a Milano per studiare Architettura, e inserirsi contemporaneamente anche nell’ambiente della discografia.

Edoardo Bennato

Sono anni di grande fermento, i Sessanta, per il giovane Edoardo. Tra esperienze come interprete e altre come autore, riesce a far conoscere il proprio nome, senza riuscire però a trovare una direzione definitiva. Dopo un periodo trascorso a Londra, torna a Milano e con le idee più chiare e incide il suo primo LP, Non farti cadere le braccia, al cui interno compaiono alcuni dei classici della sua carriera, tra cui Rinnegato, un brano rivolto al fratello Eugenio.

Il successo stenta ad arrivare e i vertici della sua etichetta discografica gli consigliano di abbandonare la musica e dedicarsi alla professione di architetto. Tuttavia, le buone recensioni ottenute dal disco lo convincono a darsi una seconda chance, e dà vita in quel periodo al concept I buoni e i cattivi. Stavolta riesce a fare centro, entra nelle classifiche e ottiene la fiducia della propria etichetta.

Forte di questa prima ‘vittoria’, supera la metà degli anni Settanta pubblicando dischi di buona fattura, basati su un rock and roll dalle venature blues, con testi spesso ironici rivolti contro il potere e l’autorità in ogni sua sfaccettatura, brani contro la guerra, l’arrivismo, l’arroganza e così via. Si arriva così al 1977, l’anno del definitivo exploit, quello in cui pubblica Burattino senza fili, un capolavoro ispirato alla favola di Pinocchio, cui fa seguito Sono solo canzonette, ispirato invece a Peter Pan. In questo disco compare per la prima volta L’isola che non c’è:

Sono gli anni di maggior successo della carriera di Edoardo Bennato, in quel momento storico senza ombra di dubbio la più grande rockstar italiana. Non a caso, il 19 luglio 1980 diventa il primo artista milanese a riempire lo stadio San Siro di Milano, prima di raggiungere anche gli altri stadi italiani, compreso il San Paolo di Napoli.

Se gli anni Ottanta sono quelli delle maggiori sperimentazioni anche in generi musicali differenti dal suo caro rock and roll, e di un ulteriore grande successo come Viva la mamma del 1989, negli anni Novanta Edoardo apre il decennio con il successo straordinario di Un’estate italiana con Gianna Nannini, l’unno ufficiale dei mondiali di calcio di Italia 1990.

Per il resto il decennio prosegue tra momenti di grande ispirazione a momenti di maggior appannamento, e nel Ventunesimo secolo si toglie invece la soddisfazione di far riscoprire alcuni dei classici della sua carriera attraverso alcune ristampe o remix inediti, come quello di Un giorno credi firmato da Gigi D’Agostino.

Cosa fa oggi Edoardo Bennato

Cantautore ‘contro’, sempre pronto a far sentire la propria voce con uno stile riconoscibile e una vena ironica inattaccabile, nel 2020 ha pubblicato il singolo La realtà non può essere questa, scritto insieme al fratello Eugenio durante la pandemia. Successivamente ha pubblicato un nuovo album, Non c’è.

Edoardo Bennato: la discografia in studio

1973 – Non farti cadere le braccia
1974 – I buoni e i cattivi
1975 – Io che non sono l’imperatore
1976 – La torre di Babele
1977 – Burattino senza fili
1980 – Uffà! Uffà!
1980 – Sono solo canzonette
1983 – È arrivato un bastimento
1985 – Kaiwanna
1987 – OK Italia
1989 – Abbi dubbi
1992 – È asciuto pazzo ‘o padrone (come Joe Sarnataro e i Blue Stuff)
1992 – Il paese dei balocchi
1994 – Se son rose fioriranno
1995 – Le ragazze fanno grandi sogni
1998 – Sbandato
2003 – L’uomo occidentale
2010 – Le vie del rock sono infinite
2015 – Pronti a salpare
2020 – Non c’è

La vita privata di Edoardo Bennato: moglie, figli e passioni

Per quanto riguarda la vita sentimentale del cantante, Edoardo è stato per 10 anni con Pietra Montercovino. I due si sono conosciuti nel 1983, durante un tour, e sono rimasti insieme fino al 1993. Dalla relazione sono nati i figli di Edoardo Bennato, Fulvio ed Eugenia.

Il 1995, invece, è l’anno di un tragico incidente: Edoardo perde in seguito a un incidente stradale la compagna Paola Ferri, che resterà in coma per cinque giorni. Oggi Edoardo Bennato ha una nuova compagna, di cui però non si sa il nome. Dalla loro unione è nata Gaia Bennato, nel 2015.

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Sai che…

– È laureato in architettura.

– Qual è la malattia di Edoardo Bennato, si chiedono tanti utenti sul web. Fortunatamente non sembra soffrire di alcuna patologia.

– Anche se in molti pensano il contrario, Edoardo non è cieco.

– Perché Bennato porta gli occhiali da sole, è un’altra domanda molto frequente. Non c’è un motivo preciso, fanno parte del suo look.

– Il suo amore per la musica nasce a 7 anni. A farlo innamorare sono, ovviamente, Elvis e i Beatles.

– Anche il fratello di Edoardo, Eugenio Bennato, è un grande cantautore, nonché uno degli artisti italiani di world music più amati in assoluto.

– La sua carriera comincia attorno agli anni Settanta. Pensate che fra le prime canzoni scritte da Bennato c’è una certa Affacciati affacciati, un brano che si rivolge con toni tutt’altro che pacati a… Papa Paolo VI.

– Edoardo Bennato vive nella sua amata Napoli, ma non sappiamo con precisione in quale zona.

– Non si conoscono nemmeno i suoi guadagni e il suo patrimonio.

– Fra i suoi miti c’è Pino Daniele, compaesano del cantante, ma anche Alex Britti, altro grande bluesman e chitarrista fenomenale. E la cosa si direbbe reciproca, dal momento che il figlio di Alex si chiama proprio Edoardo in onore di Bennato.

– Edoardo è alto 1 metro e 70.

– Ha registrato un disco di rhythm’n’blues interamente cantato in napoletano con lo pseudonimo di Joe Sarnataro.

– Su Instagram Edoardo Bennato ha un account molto seguito. Ha un account anche su TikTok.

Se vuoi ascoltare le migliori canzoni di Edoardo Bennato, ecco una playlist presente su Spotify: