Cos’è l’R&B: il significato, la storia, le canzoni e gli artisti più importanti di un genere che ha rivoluzionato il concetto di musica leggera.
Uno dei generi più rivoluzionari della seconda metà del Novecento, per la musica nera e non solo, è l’R&B. Discusso, divisivo, amato, moderno, vintage, ancora oggi una forma diversa, contemporanea e ricca di collegamenti con l’hip hop, è uno dei generi preferiti trasversalmente da tantissimi paesi di cultura occidentale. Ripercorriamone insieme la storia e ricordiamo quali sono stati gli artisti e le canzoni che ne hanno fatto la storia.
Cos’è l’R&B: la storia
Qual è il significato di R&B? Partiamo dalle basi. R&B sta per rhythm and blues, o rhythm & blues, e spesso viene scritto anche R’n’B o RnB. Il termine è stato introdotto per la prima volta da un giornalista che allora scriveva per Billboard, tale Jerry Wexler, nel 1949. Letteralmente il suo significato è “ritmo e blues”. Nel concreto si tratta di una versione politically correct di un termine molto usato in quell’epoca, race music, con cui si indicavano in maniera generica i pezzi di musica di artisti afroamericani.
Agli inizi con questo termine venivano indicate le canzoni più ritmate di genere blues, pezzi fortemente influenzati da generi correlati come il boogie e il gospel. Tale il successo di questi brani carichi di energia e ritmo che ben presto se ne interessarono anche alcuni artisti bianchi. Nacque così il rock and roll, strettamente legato negli anni Cinquanta all’R&B. Solo attorno agli anni Sessanta il genere incontrò altre espressioni musicali, come il soul, diventando di fatto l’R&B moderno che ancora oggi conosciamo.
Dopo un declino nella seconda metà degli anni Sessanta e negli anni Settanta, tornò in auge in una versione più vicina a certi suoni tipici dell’hip hop nelle forme prima del cosiddetto contemporary R&B, dagli anni Ottanta, e poi con l’alternative R&B negli anni Duemiladieci.
R&B: cantanti
I maggiori esponenti del genere sono spesso stati anche i pionieri di altri generi musicali. Stiamo parlando di leggende del blues, oppure di padri del rock and roll, oppure di artisti simbolo del soul. Qualche esempio? Fats Domino, Little Richard, Chuck Berry, Ray Charles, e poi ancora James Brown, Sam Cooke, Ike & Tina Turner, Marvin Gaye e tanti altri ancora.
A questo punto perché non farci una bella scorpacciata di musica R&B? Partiamo da un classico dei classici, Ain’t No Sunshine di Bill Withers:
Agli inizi degli anni Settanta l’R&B era già un genere diffuso, quasi consumato, bisognoso di essere rivitalizzato da artisti giovani, con nuove idee e nuove influenze. Tutte caratteristiche che si ritrovavano nel wonder boy Stevie Wonder, capace di scrivere un capolavoro come Superstition:
Negli anni Ottanta la musica R&B cambiò di nuovo volto, complice l’espolosione a livello specialmente americano del mondo hip hop (in parte derivante proprio dall’R&B) e dal successo di nuove popstar ricche di talento. Tra queste Michael Jackson, che del genere era stato protagonista precoce nei Jackson 5. Billie Jean è un esempio importante di contemporary R&B:
Nella versione più moderna del genere non mancano le super ballate, quelle destinate a rimanere nell’immaginario collettivo. Ad esempio I Believe I Can Fly di R. Kelly che, prima di entrare in un vortice di questioni giudiziarie che ne hanno macchiato l’immagine, era capace di cantare pezzi del genere.