Suicidio di Chester Bennington: nella sua stanza nessuna traccia di droghe
Vai al contenuto

Suicidio di Chester Bennington: nella sua stanza nessuna traccia di droghe

Chester Bennington linkin park one more light

A distanza di qualche giorno dal suicidio del frontman dei Linkin Park, Chester Bennington, sono stati rivelati i primi dettagli delle sue ultime ore.

Il suicidio del cantante dei Linkin Park, Chester Bennington, ha lasciato un segno profondo nel cuore degli amanti della musica. La sua voce graffiante, considerata una delle più significative e belle del panorama musicale contemporaneo, mancherà a milioni di persone. La decisione del cantante di interrompere la sua vita è stata attribuita a una forte depressione, peggiorata dal suo abuso di droghe e alcol e dalla recente perdita dell’amico fraterno Chris Cornell. Ora il sito TMZ ha diffuso un dettaglio che potrebbe gettare nuova luce sulle ultime ore del cantante 41enne.

Chester Bennington linkin park one more light
Fonte foto: facebook.com/linkinpark/

Niente droghe, solo alcol

Per il momento l’autopsia sul corpo di Bennington, morto per impiccagione, non è stata completata, ma nella camera d’albergo non sono state trovate tracce di droga. Stando a quanto riporta TMZ, sarebbe stata trovata soltanto una bottiglia di alcolico, tra l’altro mezza piena. Il cantante non ha lasciato una lettera d’addio prima di compiere l’estremo gesto.

A trovare il corpo senza vita del cantante dei Linkin Park è stata una delle donne delle pulizie dell’hotel. La donna avrebbe lanciato delle urla che avrebbero poi attirato l’autista; è stato l’uomo ad allertare la Polizia.

Il ricordo dell’amico Mike Shinoda

L’altro cantante dei Linkin Park, Mike Shinoda, ha ricordato l’amico e collega postando una foto risalente a una ventina di anni fa:

“1997 o 1998… credo che questa sia stata la prima foto che abbiamo mai fatto insieme. Avevamo appena detto a Chester che volevamo che si unisse alla band. Ha detto che era pronto a trasferirsi dall’Arizona a Los Angeles. Siamo andati in una pizzeria vicino alla Ucla per uscire e parlare di cosa fare dopo. La band si chiamava Xero all’epoca, e probabilmente avevamo meno di una mezza dozzina di canzoni. Ancora niente tatuaggi, niente capelli rossi, la maggior parte di noi era ancora al college.”

Fonte foto: facebook.com/linkinpark/

Riproduzione riservata © 2024 - NM

ultimo aggiornamento: 27 Luglio 2017 9:35

Elodie Di Patrizi paparazzata con Stefano De Martino: feeling o amicizia?