Britney Spears, Toxic: il testo, la traduzione e il significato di una delle canzoni più amate della principessa del pop.
Uno dei brani più famosi della seconda fase della carriera di Britney Spears è sicuramente Toxic. Un pezzo che arriva a distanza di diversi anni dall’exploit adolescenziale di fine anni Novanta, e che può essere considerato quello della sua maturità artistica. Una canzone apparentemente frivola e non particolarmente impegnata, ma che nasconde un significato molto importante, e che è diventato negli anni un grido di all’arme dalla duplice interpretazione, alla luce di quanto vissuto poi dalla principessa del pop nella sua vita reale.
Britney Spears: il testo di Toxic
Pubblicato come secondo estratto dal quarto album, In the Zone, nel gennaio 2004, Toxic è stato scritto da un team composto da Cathy Dennis, Christian Karlsson, Henrik Jonback e Pontus Winnberg, con la produzione di Bloodshy & Avant. Apprezzatissimo sia dal pubblico che dalla critica, permise a Britney di conquistare il suo primo Grammy, nella categoria “miglior registrazione dance”, e di arrivare a vendere ben 7 milioni di cope in tutto il mondo.
Un successo straordinario, il secondo più grande della sua carriera, dopo quello ottenuto all’esordio con l’evergreen Baby One More Time, che fa di Toxic uno dei brani più amati in assoluto della discografia di Britney. E questo nonostante un senso che non ha veramente nulla di allegro o ballabile. Di seguito il video con il testo di Toxic:
Il significato di Toxic
In questo brano si racconta una storia d’amore, ma non certo di quelle semplici e felici. Si tratta anzi della fotografia, lucida e quasi spietata, della dipendenza di una donna innamorata nei confronti di un uomo dalla forte personalità narcisistica. Una donna che non si nasconde e che ammette, quasi con una folle consapevolezza: “Sono assuefatta da te“.
Nella traccia si descrive l’incapacità della donna di uscire da una relazione che le fa del male, “velenosa”, e che di fatto danneggia entrambi. Il dramma di queste storie è infatti duplice: da una parte abbiamo il carnefice, persona incapace di amare davvero e costretta a nascondersi sempre dietro a delle maschere; dall’altra la vittima, che si trasforma in una sorta di giocattolo utilizzato dal proprio amato, totalmente in balia delle sue volontà e dei suoi bisogni.
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Una storia malata che, a posteriori, potrebbe diventare anche, metaforicamente, la descrizione quasi perfetta della situazione vissuta da Britney negli anni della conservatorship del padre, anche se in quel caso non c’era alcuna volontà da parte sua nella dipendenza dal genitore. Di seguito il video con la traduzione della canzone: