Canzoni sulla Terza guerra mondiale: le più belle canzoni che hanno per argomento l’eventuale scoppio di un nuovo conflitto mondiale.
La guerra in Ucraina ha posto nuovamente l’attenzione sulla contrapposizione tra mondo occidentale e influenza sovietica, riportando in auge l’incubo che aleggia su tutti noi dal 1945 a oggi: la paura di una Terza guerra mondiale. Se per tanti anni, fino alla caduta del muro di Berlino, si è vissuti in quello stato di Guerra fredda che ha tenuto in tensione il mondo intero senza mai sfociare in un conflitto aperto, la situazione in Ucraina ha acceso una miccia che potrebbe avere conseguenze tragiche, addirittura devastanti.
Già da molti anni sono stati tanti cantanti che hanno voluto dedicare canzoni alla Terza guerra mondiale, come per esorcizzare una minaccia che da troppo tempo ci accompagna e che dobbiamo con tutta la nostra forza evitare. Perché i conflitti sono sempre un problema, mai una soluzione.
Canzoni sulla Terza guerra mondiale: le più famose
Negli anni Ottanta, poco dopo la separazione dai Police e nel pieno degli ultimi anni della Guerra fredda, Sting analizzò le tensioni tra Stati Uniti e Russia nel brano Russians, ispirato da quelle tensioni che sembravano davvero essere pronte a far esplodere un nuovo conflitto. L’artista britannico, in una situazione di ansia e paura, aveva una sola speranza: che anche i russi amassero i loro figli, perché una guerra avrebbe causato dolore e sofferenza a tutti, anche ai loro stessi cari.
Anche il Menestrello della musica internazionale, da sempre interessato all’attualità e a ciò che coinvolge la nostra società, ha ovviamente parlato di guerra, di pace e di tensioni che avrebbero potuto portare all’esplosione di un Terzo conflitto mondiale. In particolare, lo ha fatto nel 1963, all’apice della più grande crisi del secondo dopoguerra, quella dei missili nucleari a Cuba. In una canzone storica, A Hard Rain’s a-Gonna Fall, Bob Dylan, con tutto il suo talento e la sua delicatezza, parlava apertamente della paura di una guerra, senza schierarsi ma mettendo in guardia dall’avvelenare i pozzi con bugie diffuse anche in radio e in tv, perché una guerra atomica sarebbe stata una distruzione per tutti, non solo per una delle due parti:
Meno famosa, ma non meno interessante, American Soviets del 1987, una canzone dei CCCP. Non il nostro omonimo gruppo, quello guidato da Giovanni Lindo Ferretti, ma una formazione dance americana che negli ultimi anni di guerra fredda aveva provato a immaginare una telefonata tra Reagan, presidente americano, e Gorbacev, tra immagini ironiche e tanta voglia di alleggerire i toni:
Canzoni italiane sulla Terza guerra mondiale
Non solo grandi artisti anglosassoni, ma anche molte voci italiane hanno scelto di dedicare qualche brano all’ipotesi di un conflitto che, inevitabilmente, anche per i nostri stretti rapporti con gli USA, ci vedrebbe protagonisti. Lo ha fatto, ad esempio, Adriano Celentano nel brano L’uomo di Bagdad, il Cowboy e lo Zar, cover di un pezzo di Bill Haley in cui è presente un riferimento alla Terza guerra mondiale come un massacro silenzioso e quotidiano.
Ancora più esplicito il brano La Terza guerra mondiale degli Zen Circus, che indagavano la voglia di un conflitto, percepibile nella violenza, spesso virtuale, ma a volte anche fisica, che anche nel nostro paese ultimamente è stata visibile ovunque, in famiglia, allo stadio, sui social. La band si è allora voluta spingere a pensare cosa accadrebbe nel caso davvero scoppiasse un nuovo conflitto, cosa succederebbe se dovessimo tornare ad avere la guerra in casa. Di seguito l’audio ufficiale: