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Da ‘Psy è morto’ all’ondata di arresti: la fine del Gangnam Style, tra droga e fake news

Psy Gangnam Style

Il Gangnam Style è finito, vittima di fake news e ondate criminali: da ‘Psy è morto’ agli arresti per traffico di droga e stupro.

Psy è morto? No. Ma il Gangnam Style sì. Impossibile dimenticare il tormentone che nel 2013 conquistò il mondo intero, quel brano tra rap e K-pop che aprì le porte della musica sudcoreana al mercato occidentale, con un successo da record su YouTube (oltre tre miliardi di views).

Un successo che portò il suo creatore a esibirsi anche nel nostro paese, cantando Gangnam Style prima della finale di Coppa Italia fra Roma e Lazio. Vuoi per la tensione pre derby, Psy venne accolto da fischi unanimi e tanti ‘buuu’ da entrambe le tifoserie.

Forse non era una manifestazione di dissenso nei suoi confronti. O forse i tifosi ci avevano visto giusto. Del Gangnam Style infatti oggi rimane nulla più che un vago ricordo… e un’ondata di criminalità.

Psy è morto: la fake news smentita dai fatti

Se già all’epoca, nel pieno dell’exploit del Gangnam, Psy era in preda ai dubbi, tanto da rifugiarsi nell’alcol per curare l’ansia (rimedio non proprio ideale), qualche anno dopo di lui nel mondo si è parlato solo per una fake news. Nel 2014 qualcuno infatti mise in giro la voce che la star coreana era morta.

Nulla di più falso. Certo, non se la passava bene, visto l’arresto per possesso di hashish, ma da qui a morire ce ne passa. E anche oggi il caro Psy continua a lanciare hit di successo relativo, almeno nel suo paese. Lui se l’è cavata. Al suo Gangnam è andata molto peggio.

Psy Gangnam Style
FONTE FOTO: https://www.facebook.com/officialpsy

Gangnam Style: da Psy all’ondata di criminalità

Gangnam-Gu è il quartiere notoriamente più lussuoso di Seul, la capitale sudcoreana. Un luogo in cui le case toccano costi di 10mila dollari al metro quadro, per capirsi. Una sorta di California della metropoli asiatica, che nelle intenzioni di Psy voleva essere ridicolizzata e celebrata.

Eppure, sei anni dopo il lusso è passato in secondo piano. Un terremoto giudiziario ha stravolto l’intero quartiere, con oltre 350 arresti e più di 4000 indagati, con le accuse più svariate: da molestie sessuali a uso e vendita di droga.

Tra i personaggi finiti in manette anche altri esponenti della musica K-pop, come Seungri. Addirittura, sarebbe stato arrestato Yank Hyun-suk, il produttore di Gangnam Style. Come se si volesse chiudere un cerchio aperto 6 anni fa. Ma l’epilogo è il peggiore tra quelli immaginabili…

Di seguito il video della hit di Psy:

FONTE FOTO: https://www.facebook.com/officialpsy

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ultimo aggiornamento: 19 Marzo 2021 15:42

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