Neverland, la casa di Michael Jackson, ha perso il 70% del proprio valore. Colpa del documentario sui presunti abusi del Re del Pop?
Neverland, la storica dimora di Michael Jackson, ha perso il 70% del proprio valore! L’enorme magione del Re del Pop, valutata nel 2015 circa 100 milioni di dollari, è stata messa in vendita a 31 milioni.
Da quanto emerge, la decurtazione del valore di mercato di Neverland sarebbe dovuta alla mancata vendita e alla siccità che ha colpito la California negli ultimi tempi.
Secondo alcuni, però, questa revisione al ribasso del prezzo potrebbe essere collegata anche alla proiezione del documentario Leaving Neverland, che torna ad accusare Michael di abusi su minori.
Neverland e la denuncia della famiglia di Michael Jackson
Il crollo del prezzo della dimora di Michael Jackson arriva a pochi giorni di distanza dalla notizia della denuncia dell’emittente HBOda parte della fondazione intitolata al compianto artista.
Stando alla famiglia Jackson e ai suoi rappresentanti, la nota emittente televisiva americana avrebbe violato una clausola di non diffamazione risalente a un contratto del 1992. In quale modo? Decidendo di mandare in onda il documentario Leaving Neverland, senza prima accertarsi che le accuse mosse nel film siano effettivamente confermate dalla realtà dei fatti.
Leaving Neverland: il documentario sugli abusi di Michael Jackson
Girato da Dan Reed e presentato al Sundance Festival a inizio 2019, il documentario sarebbe, secondo la famiglia Jackson, pieno di falsità, tanto da essere bollato come un ‘massacro da tabloid’.
Da qui la scelta di far causa alla HBO per un valore complessivo di 100 milioni di dollari. L’emittente, comunque, ha già fatto sapere di non voler tornare sui propri passi, nonostante questi “tentativi di boicottaggio”.
Insomma, la questione è piuttosto spinosa. Proprio per questo sembra piuttosto difficile credere che il crollo del valore commerciale della dimora involontaria protagonista dei presunti abusi sia solo una coincidenza.