Vasco Rossi attacca la politica italiana: le parole durissime del rocker di Zocca nel giorno dell’inizio del suo nuovo tour.
Vasco Rossi non le manda a dire… ancora una volta! Nel giorno dell’avvio del suo tour 2023, dopo la data zero di Rimini, il rocker di Zocca si è concesso alla stampa per parlare di tutto, senza peli sulla lingua, come sempre. E stavolta ha voluto attaccare tutto e tutti, non lesinando critiche molto severe alla politica italiana, senza alcuna distinzione. Perché l’Italia, a detta del Blasco, è in mano solo a persone che curano i propri interessi, e oggi tutto quello che ci viene detto è solo una favola.
Vasco Rossi contro la politica italiana
Il Blasco scende in campo. E come sempre accade attacca senza distinzioni, sia a destra che a sinistra, sia il governo che l’opposizione, come già fatto anche in canzoni come T’immagini. Ai microfoni dell’Ansa ha parlato dell’attuale scena politica e non ha fatto sconti a nessuno: “Meloni, Berlusconi, Salvini, cosa dicono? Favole. Ma anche i comunisti e i 5 stelle, favole“.
Non si salva nessuno, o quasi, dal giudizio del Kom, che della distinzione tra destra e sinistra non se n’è mai curato e mai si curerà. Salva solo Pannella, che però ormai è morto. Perché lui, al contrario di quanto accade agli altri, ha pensato agli interessi del Paese, e non solo ai propri interessi personali.
“Oggi nell’aria c’è una narrazione piuttosto edulcorata di quelli che vogliono raccontare che va tutto bene, perché si pensa solo al consenso“, ha aggiunto Vasco, un vero e proprio fiume in piena, aggiungendo: “I politici dovrebbero occuparsi di risolvere i problemi veri, ma io sento solo favole, favole, favole“.
Le difficoltà dell’Italia all’estero
Certo, la politica però ci assicura che l’Italia a livello internazionale viene trattata con rispetto. Ma questo al Kom non sembra assolutamente vero. La narrazione che si fa di una grandeur del nostro Paese fuori confine non è reale, serve solo per avere più voti. Lo dice chiaro e tondo il Blasco, senza peli sulla lingua: “L’Italia non conta niente nel mondo. Siamo un Paese piccolissimo. È una grazia se siamo in Europa“.
Parole durissime, ma motivate dal suo ruolo, la sua vocazione. Come artista Vasco si sente un provocatore. Il suo compito è provocare le coscienze per mantenerle sveglie. Ed è quello che ha fatto anche stavolta, con buona pace di tutti coloro che si sentiranno offesi, che siano di destra, di sinistra o di qualunque altra sponda dell’arco parlamentare.