Trap vs rap: quali sono le differenze?

Trap vs rap: quali sono le differenze?

Quali sono le differenze tra trap e rap? Ecco tutto quello che separa il genere di Sfera Ebbasta da quello dei vari Salmo e Fabri Fibra.

La trap è il genere che più di tutti ha spopolato in Italia (ma anche in gran parte del mondo) dal 2015 a oggi. Una musica giovane, nuova, criticata e contestata da determinate fasce d’età, ma apprezzata da tanti adolescenti e preadolescenti. Ma anche da qualche adulto, attenzione. Non bisogna commettere l’errore di sminuire il fenomeno solo perché contrario al nostro gusto personale.

Nel cuore di molti fan dell’hip hop, almeno in Italia, Sfera Ebbasta, Ghali, Izi, Tedua e via dicendo hanno soppiantato quello che era il rap ‘old school’, esploso negli anni Novanta grazie a fenomeni come i Sangue misto ma anche gli Articolo 31, i Sottotono, Fabri Fibra e così via. Ma qual è la differenza tra trap e rap? Proviamo a scoprirla insieme.

Trap vs rap: le differenze

Di cosa sia la trap abbiamo già discusso in passato. Questo sottogenere, derivato dal southern hip hop americano negli anni Duemila, è arrivato nel nostro paese nei primi anni Duemiladieci grazie a precursori come Gué Pequeno (anche se è stato portato al successo successivamente da artisti come il trap king Sfera Ebbasta e la Dark Polo Gang).

Partiamo da un presupposto: la trap è una figlia diretta del rap, una sua emanazione. Al di là delle possibili rivalità, del disconoscersi a vicenda, ci sono degli evidenti punti in comune tra di due generi. Tuttavia, quello che più spesso viene sottolineato sono le differenze. A partire da quella più nota: l’uso abbondante dell’autotune nella trap rispetto al rap.

Ma la trap non è solo autotune. Anche dal punto di vista delle basi musicali si distanzia ad esempio per basi scarne e ripetitive, con drum machine in primo piano, e pochi innesti sintetici per accompagnare una musicalità lasciata quasi del tutto alle parole e agli effetti sonori della voce. Il rap, da questo punto di vista, appare molto più variegato e complesso.

Una percezione della differenza tra i due generi ha provato a regalarcela Shade con questo interessante freestyle:

Stando al video di Shade, dal punto di vista dell’immagine, oltre che del linguaggio e delle tematiche, i due mondi appaiono molto distanti.

Eppure, quasi tutti i trapper si riconoscono come rapper in senso lato. E allora, se i vari Ghali e Sfera si ritengono rapper, qual è realmente la differenza tra questi due mondi? Cosa li separa agli occhi e alle orecchie dei più? Solo l’autotune?

Trap o rap: parola agli artisti

A voler essere più precisi, sono stati in passato più volte i rapper a volersi allontanare dalla scena trap, vista come qualcosa di nuovo e di apparentemente lontano. I protagonisti della trap, invece, si sono sempre sentiti appartenenti a quel mondo lì, quello dell’hip hop più in generale. Tuttavia, c’è un qualcosa di profondo che scinde il rap puro dalla trap, ed è anche ammesso dai protagonisti stessi: le influenze.

Sono i modelli originari a distinguere maggiormente un Fabri Fibra da un Tedua. Il primo guarda a un certo tipo di mondo dell’hip hop d’Oltreoceano, il secondo a un altro, e questo comporta una ricerca musicale e dei risultati spesso molto lontani tra loro.

Insomma, quando si parla di trap si parla di un sottogenere del rap. Non c’è alcun trap contro rap, trap vs rap, nessuna contrapposizione netta. C’è solo un modo di intendere la materia del tutto differente. Come accade in altri generi. Come accade sempre all’interno del mondo della musica, dove le etichette ‘giornalistiche’ fanno comodo, ma alla fine ogni singolo artista possiede la sua unicità. Ed è giusto così.