Vent’anni di carriera per Tiziano Ferro: “Ringrazio tutti, anche chi mi ha ferito”

Vent’anni di carriera per Tiziano Ferro: “Ringrazio tutti, anche chi mi ha ferito”

Con un post su Instagram Tiziano Ferro ha ringraziato tutti per i suoi primi 20 anni di carriera, dall’uscita di Xdono a oggi.

Sembra ieri, ma dall’uscita di Xdono, il primo singolo di Tiziano Ferro, sono passati vent’anni. Era il 21 giugno 2001. Da allora la musica italiana non sarebbe stata più la stessa, arricchita da un nuovo protagonista pronto a collezionare successi, numeri 1 in classifica, dischi di platino e anche stadi pieni. Un protagonista che oggi ha scelto di festeggiare questo traguardo con un semplice grazie rivolto a tutti, e partendo dal contare tutti i ‘mi dispiace, che ha detto in questi anni.

Tiziano Ferro: il post per i 20 anni di carriera

Con un post sui social Tiziano ha voluto dedicare un pensiero ai fan e a se stesso, partendo dai ‘mi dispiace‘ che ha detto in questi ultimi anni, ma anche dai ‘per fortuna’ detti a chi gli è stato sempre accanto. Spiega il cantautore di Latina: “Ho un rapporto strano con il ‘mi dispiace’. Mi dispiace per questo virus e per il fatto che come sempre ne hanno pagato le conseguenze i più deboli. E mmi dispiace davvero per chi, durante gli ultimi tempi, ha vissuto tanto dolore“.

Tiziano Ferro

D’altro canto, a far da contraltare ci sono i ‘per fortuna‘. E di ‘per fortuna’ negli ultimi due decenni ne ha potuti dire o pensare tantissimi, al punto che sembrano infiniti. Continua l’artista: “Per fortuna’ ci sono stati: Dio, la mia famiglia, Victor, gli amici che si sono strappati di dosso gli impegni per esserci sempre. Il mio maestro in quarantena Beau che mi ha insegnato fede e pazienza per poi andare via – e io non dimenticherò più“.

Tiziano Ferro ringrazia chi gli è stato accanto nei primi 20 anni di carriera

Vent’anni di carriera non sono pochi. E così per Tiziano è giusto fare un elenco di tutte le persone che deve ringraziare. Persone o entità, come la sua città, Latina, per la vita e per la mote. E poi gli Alcolisti Anonimi e il dono delal sobrietà che gli è stato fatto. E i colleghi che lo hanno ispirato, ma anche i detrattori che lo hanno ferito. L’elenco è quasi interminabile, e si conclude con queste parole, scritte con il cuore dallo stesso artista di Accetto miracoli: “Una carezza a me stesso per tutte le volte che – durante gli ultimi venti anni – ho dimenticato chi sono. Due decenni, una collezione infinita di disfatte ma non mi sono mai sentito giudicato, additato, tradito, ferito. E sto parlando di chi mi segue. L’accettazione comune della parola è fan, io la uso perché è quello il titolo. Ma dico solo: ‘Vi voglio bene, grazie!’“.

Di seguito il suo lungo post-riflessione: