Simone Cristicchi difende Laura Pausini: “Non cantare Bella ciao non vuol dire essere di destra”

Simone Cristicchi difende Laura Pausini: “Non cantare Bella ciao non vuol dire essere di destra”

Simone Cristicchi si schiera con Laura Pausini sul caso Bella ciao: le parole del cantautore di Ti regalerò una rosa.

Tra la miriade di persone che hanno voluto attaccare Laura Pausini per non aver cantato Bella ciao, spunta anche un avvocato difensore di grande prestigio. E non si tratta di Matteo Salvini o di un altro esponente politico, bensì di un famoso cantautore. Dopo il duro attacco di Pierpaolo Capovilla, ex leader de Il Teatro degli Orrori, a schierarsi dalla parte di Laura è stato Simone Cristicchi, vincitore di Sanremo alcuni anni fa con Ti regalerò una rosa.

Simone Cristicchi difende Laura Pausini

Non cantare Bella ciao non vuol dire essere di destra. Questa la tesi difensiva porta avanti da Cristicchi, intervenuto sulla questione durante un’intervista rilasciata ad AdnKronos. Parole che arrivano peraltro da un cantautore che in passato non ha nascosto il suo interesse per certe pagine della nostra storia, e che non ha rifiutato in più occasione di cantare la stessa canzone simbolo della Resistenza.

Laura Pausini

Spiega l’artista: “Posso capire la sua scelta, ci sono cantanti che non vogliono dichiararsi politicamente e Bella ciao è una canzone che è stata spesso demonizzata e messa al centro di numerose polemiche. Questo però non significa che Laura Pausini sia per forza di destra“.

L’esperienza di Simone Cristicchi

Come molti altri, anche il cantautore romano ritiene che Bella ciao sia una canzone che non abbia colore politico, che appartiene a tutti e che rappresenta i partigiani non solo della sinistra italiana, ma anche di fazioni politiche molto lontane. In tal senso rifiutarsi per Laura non è stato giusto. Tuttavia, Cristicchi aggiunge: “Se l’avesse cantata probabilmente si sarebbero scatenate altre polemiche, come è successo a me con Magazzino 18, quando fui attaccato dall’estrema sinistra perché ho raccontato i crimini commessi sul confine orientale nel dopoguerra dai partigiani di Tito“.

L’artista ha raccontato di essersi visto additare come fascista non solo sui social, ma anche in teatro. Per questo può capire cosa stia provando Laura. Detto ciò, ha voluto ricordare che lui Bella ciao l’ha cantata diverse volte, anche al Primo maggio con il coro dei Minatori di Santafiora, perché conclude: “Non avrei avuto problemi a cantarla“.

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