“Due anni di gente morta e questi cantano”: duro sfogo di Shade contro i virologi

“Due anni di gente morta e questi cantano”: duro sfogo di Shade contro i virologi

Shade attacca i virologi Pregliasco, Bassetti e Crisanti dopo la loro performance sulle note di Sì vax.

Non è stata accolta con grande entusiasmo la versione di Jingle Bells pro vax cantata dai virologi Pregliasco, Bassetti e Crisanti. Un brano, intitolato Sì sì vax, che è diventato rapidamente virale soprattutto per il suo contenuto, definito da qualcuno, e forse non a torto, il più cringe di questo 2021. Tra i tanti che non hanno apprezzato questa performance non proprio esaltante, seppur simpatica, c’è anche uno dei rapper più famosi di tutti, Shade, che ha voluto attaccare i tre virologi con parole al vetriolo!

Shade

Shade attacca i virologi di Sì vax

A scagliare i dardi più velenosi è stato il rapper torinese Shade, che ha commentato l’operazione dei virologi, che avrebbe dovuto sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza del vaccino, con un malcelato fastidio. Afferma l’artista: “Due anni di gente che è morta, due anni che non viviamo più una vita normale, due anni che i virologi non ne azzeccano mezza e fanno le star in tv e mo pensano bene di cantare Jingle Bells per convincere i no vax quando al massimo fanno venire voglia di svaccinarmi a me vaccinato“.

La spiegazione di questo duro attacco è arrivata subito. Il problema, secondo Vito, è che la questione Covid e vaccini è ormai diventata intrattenimento, e questi professori (che lui definisce in maniera poco simpatica) hanno cambiato idea troppo spesso: “Le sparano a caso in diretta nazionale e li pagano pure“. Parole che hanno ricevuto il plauso di tanti, e non solo tra i suoi fan.

Sì sì vax: virologi sotto accusa

Quella dei virologi voleva essere un’operazione simpatia per promuovere il vaccino, ma a quanto pare si è rivelata un boomerang. Sono infatti più i commenti negativi alla loro canzoncina che quelli positivi. Perché, se è evidente l’intento ironico e positivo, è altrettanto evidente che un’operazione del genere possa essere addirittura offensiva nei confronti di chi non è vaccinato, che non potrà certo essere così sciocco da farsi convincere da un brano da Zecchino d’oro cantato per giunta molto male.

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