Red Hot Chili Peppers: la storia della canzone dedicata a Kurt Cobain

Red Hot Chili Peppers: la storia della canzone dedicata a Kurt Cobain

I Red Hot Chili Peppers hanno scritto una canzone dedicata a Kurt Cobain: ecco la storia di Tearjerker.

I Red Hot Chili Peppers hanno scritto una canzone dedicata a Kurt Cobain. Anthony Kiedis ha trattato di vari argomenti nelle molteplici canzoni che ha sfornato col suo gruppo in decenni di carriera, come l’amore, la perdita, la dipendenza e la salvezza, ma quale dei loro brani parla del defunto frontman dei Nirvana?

Tearjerker dei Red Hot Chili Peppers è un tributo molto personale al defunto marito di Courtney Love e illustra la reazione di Anthony Kiedis al suo suicidio, avvenuto appena un anno prima. Il brano è uno di quelli contenuti nel loro sesto LP in studio, One Hot Minute.

Anthony Kiedis e Red Hot Chili Peppers

Red Hot Chili Peppers, Tearjerker: la canzone dedicata a Kurt Cobain

La nona traccia dell’album del 1995, One Hot Minute, è intitolata Tearjerker ed è dedicata a Kurt Cobain. Il testo inizia ricordando il momento in cui Kiedis ha scoperto che Cobain era morto e continua descrivendo le sue qualità e caratteristiche.

Il video di Tearjerker:

Kiedis racconta la prima volta che ha visto Kurt “seduto dietro le quinte”. Il rocker dei RHCP descrive con amore le caratteristiche di Kurt, inclusi i suoi “baffi“, la “fossetta nel (suo) mento“, e i suoi “occhi azzurro pallido“. L’argomento è, ovviamente, incredibilmente triste, ma forse la parte più straziante della canzone è il suo ritornello, che tocca sia la natura del suicidio di Kurt sia la sua tossicodipendenza.

Red Hot Chili Peppers, la reazione di Anthony Kiedis alla morte di Kurt Cobain

Parlando dell’impatto della morte di Cobain nella sua autobiografia, Scar Tissue, Kiedis scrisse: “Fu un colpo emotivo e lo sentimmo tutti. Non so perché tutti sulla Terra si sentissero così vicini a quel ragazzo; era amato, tenero e inoffensivo, in qualche modo strano. Per tutte le sue urla e tutta la sua ombra, era semplicemente adorabile“.

Non è difficile capire perché la morte di Kurt possa aver colpito così tanto Kiedis in quel momento della sua vita. Nel 1988, il rocker californiano ha subito la perdita del suo amico del liceo, Hillel Slovak, a causa di un’overdose di eroina.

Cercando l’eroina per la prima volta a 14 anni, quando l’ha scambiata per la cocaina, Kiedis ha continuato a combattere i suoi problemi di tossicodipendenza. Fu anche in quel periodo che anche l’attore di Stand by Me – Ricordo di un’estate, River Phoenix – che era amico della band – era appena deceduto nel 1993, a causa dell’abuso di droghe.

Per Kiedis, la morte di Cobain è stata senza dubbio un altro duro colpo e la canzone riflette questo, quando chiede: “What the fuck am I supposed to do
Just lose and lose
” ossia “Che c***o dovrei fare? Perdere e perdere ancora”.

In qualche modo, sia personale che universale, la traccia piange la perdita di un’icona, mentre raffigura un momento particolarmente doloroso nella storia della band e vede Kiedis entrare in empatia con i problemi di depressione e dipendenza che hanno portato alla morte prematura di Kurt Cobain.

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