Raffaella Carrà è stata elogiata dal Guardian: secondo il noto quotidiano britannico la cantante e showgirl ha avuto un impatto fortissimo su tutta Europa.
Raffaella Carrà ha insegnato all’Europa la gioia del fare l’amore! Lo dichiarò qualche tempo fa il Guardian, uno dei quotidiani più importanti al mondo. In un articolo pubblicato presentare una commedia musicale basata sui suoi successi, la testata sottolineò l’influenza della nostra Raffaella non solo a livello italiano, ma in tutta Europa.
La Carrà è stata infatti un emblema della cultura pop, un’icona gay in assoluto e uno dei personaggi più influenti al mondo. Un’artista capace di imporsi per il suo talento variegato. Scrisse il Guardian: “Oltre a diventare una delle personalità più conosciute nella sua nativa Italia, ha fatto scalpore nel mondo di lingua spagnola del XX secolo. Dove la Svezia aveva gli Abba, l’Italia aveva la Carrà, che ha venduto milioni di dischi in tutta Europa“.
Raffaella Carrà elogiata dal Guardian
La carriera della nostra amata Raffaella venne celebrata per presentare la commedia musicale Explota Explota del regista uruguaiano Nacho Alvarez. Si tratta di un film basato proprio sui suoi più grandi successi. Un film che racconta la storia di una ragazza che nei primi anni Settanta cerca di realizzare il suo sogno, ovvero entrare nel corpo di ballo di un importante show televisivo spagnolo.
Nel parlare di questo film, il Guardian volle celebrare la carriera di Raffaella, scomparsa a 78 anni il 5 maggio 2021, spesso messa ingiustamente in secondo piano. Raccontò l’articolo: “Tecnicamente parlando, l’Italia aveva cantanti molto più dotate a livello vocale, come Mina, Milva, Patty Pravo e Giuni Russo, ma Raffaella Carrà le ha superate tutte“. Nel pezzo venne quindi ricordato l’inizio della sua carriera, la sua voglia di rivoluzionare l’intrattenimento in Italia prendendo ispirazione dall’America. Mescolò musica, danza e spettacolo e lanciando brani straordinari, tra scandali e folgorazioni, da Ma che musica maestro a Tuca Tuca, passando per Luca, il primo brano che parlava di omosessualità in modo leggero, un qualcosa di clamoroso nell’Italia cattolica di quegli anni.
Raffaella Carrà icona internazionale
Cosa rendeva davvero unica la Carrà rispetto alle sue coetanee? Per il quotidiano inglese non ci sono dubbi: la sua combinazione di sex appeal e accessibilità. “Ha insegnato alle donne che avere il libero arbitrio in camera da letto non era scandaloso, che va bene innamorarsi di un uomo gay e che non tutte le relazioni sono esattamente sane“, ricorda il Guardian, citando canzoni come A far l’amore comincia tu e Forte forte.
E come non sottolineare poi l’importanza di Tanti auguri, un inno alla sessualità secondo il quotidiano britannico: “La maggior parte dei suoi inni pop sessuali sono un prodotto della tv italiana degli anni Settanta, ma non sono reliquie del passato: gli italiani conoscono ancora i testi a memoria e li cantano non appena si presenta l’occasione“. Di seguito l’audio ufficiale di questo brano immortale: