Quanto guadagna uno speaker radiofonico?

Quanto guadagna uno speaker radiofonico?

Speaker radiofonico: quanto guadagna un professionista della radio, la voce che ci accompagna durante le nostre giornate.

Tra i lavori che hanno a che fare con la musica, a volte direttamente, a volte in maniera del tutto indiretta, uno dei più affascinanti in assoluto per chi ama la radio è quella dello speaker radiofonico. Se anche tu desideri intraprendere questa professione, avrai bisogno di sapere che prospettive potrà garantirti, a partire da una domanda immediata ma non così semplice: quanto guadagna uno speaker radiofonico? Rispondere è complicato. Molto dipende infatti da diversi fattori: l’età, l’esperienza, la portata dell’emittente, la tipologia di contratto e così via. Scopriamo insieme tutte le informazioni.

Qual è lo stipendio medio uno speaker radiofonico in Italia

Sono diverse le fonti che possono aiutarci a comprendere quale sia il compenso mensile di uno speaker. Secondo una ricerca di Joobydoo basata su dati del 2020, lo stipendio medio di uno speaker in Italia sarebbe di 1300 euro netti al mese (23.300 euro lordi l’anno). Rispetto alla retribuzione media in Italia, quindi, si attesterebbe su livelli inferiori del 16%.

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Per quanto riguarda gli estremi, il salario minimo di uno speaker con contratto, quindi non in fase di stage o tirocinio, dovrebbe essere di 900 euro, mentre lo stipendio massimo può arrivare a superare i 2500 euro netti.

Ovviamente non si tratta di regole ferree. In molti casi, purtroppo, può capitare infatti di incappare in annunci di lavoro che promettono certe somme, salvo poi rivelarsi non attendibili, con pagamenti ritardati per diversi mesi. Bisogna poi sottolineare come la professione dello speaker sia ormai cambiata, e permetta ai professionisti di crescere nelle web radio, che solitamente non riescono a garantire un sostentamento economico ai conduttori.

Le differenze tra emittenti nazionali e locali

Quanto guadagna uno speaker di Radio Deejay? E uno di RDS? Chiunque abbia pensato di affacciarsi a questa professione si sarà chiesto quale sia lo stipendio raggiunto dagli speaker che riescono a ottenere un posto in un’emittente nazionale. Il mondo della radio, così variegato, è formato però anche da tantissime emittenti locali. Vale la pena quindi comprendere se ci sia una differenza reale tra speaker e speaker.

Secondo i dati riportati dallo Studio Cerbone, uno speaker legato a un’emittente da un contratto da dipendente può raggiungere determinati guadagni a prescindere dalla tipologia di emittente. A fare la differenza è infatti il livello raggiunto. Si passa da 605 a 1300 euro al mese a seconda dello status di carriera e a seconda dello status dell’emittente, anche se negli ultimi anni è stato imposto alle radio locali un aumento dello stipendio lordo dei lavoratori.

Quanto guadagna uno speaker con partita Iva?

Abbiamo visto fin qui quali possono essere i compensi di un professionista dipendente, ma un’attività come quella di speaker radiofonica può essere svolta tranquillamente anche da liberi professionisti con partita Iva. In questo caso gli emolumenti sono decisamente più variabili. Basti pensare ai dati di LondonOnRadio, radio degli italiani a Londra. Secondo una loro ricerca, un freelance in una radio locale può passare dai 450 ai 3mila euro lordi al mese, mentre una superstar della radiofonia che collabora con una radio nazionale potrebbe anche arrivare a ricevere 40mila euro, più di alcuni cantanti. Ovviamente si tratta di casi rarissimi, ma servono per comprendere quanto sia volatile il mercato dello speakeraggio per i liberi professionisti, che nel loro tariffario dipendono da tantissimi fattori esterni e interni: dall’esperienza raggiunta all’impegno previsto.

Qual è lo stipendio di uno speaker in una web radio?

Chiudiamo questa breve analisi con la situazione delle web radio. Abbiamo infatti già accennato al fatto che solitamente gli speaker che lavorano in queste realtà, considerate come delle vere e proprie palestre, non ricevono alcun tipo di retribuzione. Tuttavia, esistono delle eccezioni alla regola, soprattutto nel caso di radio diffuse sul web ma che vantano al loro interno speaker già piuttosto conosciuti e soprattutto sponsor pubblicitari in grado di garantire delle entrate economiche.

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