Paura per Brian May dei Queen: è stato colpito da un ictus

Paura per Brian May dei Queen: è stato colpito da un ictus

Brian May, storico chitarrista dei Queen, è stato colpito da un ictus che gli ha paralizzato il braccio sinistro: ecco come sta adesso.

Brian May ha recentemente dovuto affrontare un serio problema di salute che, fortunatamente, sembra aver superato al meglio. Il leggendario chitarrista dei Queen è stato colpito da un ictus che gli ha causato una momentanea paralisi del braccio sinistro. E’ stato lui stesso nelle scorse ore ad aggiornare i fan sulle sue condizioni di salute con un video pubblicato sui social.

Brian May: un brusco risveglio

Brian May ha recentemente svelato di aver sofferto un episodio che ha descritto come un “piccolo ictus“. Le sue condizioni di salute però sono già migliorate, come ha spiegato nel video: “La buona notizia è che posso suonare la chitarra, e qualche giorno fa non era così scontatoDevo dire che è stato un po’ spaventoso. L’ospedale in cui mi sono recata mi ha prestato le cure e le attenzioni più fantastiche, le luci blu lampeggianti, tutto quanto, è stato molto emozionante“.

A 77 anni, questa non è la prima volta che May affronta problemi di salute significativi. Nel 2020 aveva vissuto un attacco di cuore da cui si era fortunatamente ripreso completamente.

La scelta del silenzio sull’ictus

Ciò che colpisce in questa vicenda non è solo la resilienza dimostrata da May nel fronteggiare un tale evento, ma anche la sua decisione di mantenere la notizia privata inizialmente. L’artista ha esplicitamente dichiarato di non aver voluto che la sua condizione diventasse di dominio pubblico subito, una scelta spinta dal desiderio di evitare una reazione di compassione da parte del pubblico.

Non ho voluto dire nulla in quel momento perché non volevo che si creasse qualcosa intorno, non voglio davvero compassione” – ha affermato May. Questa decisione sottolinea un desiderio comprensibile di trattare la propria salute in maniera privata, evitando di essere sommerso da un’ondata di attenzione che, per quanto benevola, potrebbe risultare opprimente.

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