I Nothin but Thieves pubblicano il nuovo album, Moral Panic: i problemi della società affrontati da un punto di vista politico più esplicito.
I Nothing but Thieves sono tornati sulla scena musicale con un nuovo album, intitolato Moral Panic. In questo nuovo lavoro discografico, i membri della band affrontano tematiche legate alla sfera sociale, da un punto di vista politico molto pù esplicito.
Anche se l’album è stato concepito e scritto prima dello scoppio della pandemia di Coronavirus, si adatta perfettamente, a livello di narrazione, ai tempi che stiamo vivendo.
Nothing but Thieves, il nuovo album intitolato Moral Panic
Il gruppo ha scritto il singolo molto attuale, dal titolo Is Everybody Going Crazy? in riferimento all’anno 2019 e alle cose che lo hanno reso un “luogo ferito e sinistro“.
Quando la canzone è stata presentata – in anteprima – all’inizio di marzo di quest’anno, sembrava che descrivesse, in modo appropriato, i primi mesi del 2020.
Il video di Is Everybody Going Crazy?:
“Il giorno in cui ha debuttato su Radio One, sono andato in High Street e ho visto persone che rubavano carta igienica e compravano un pacco di pasta“, ricorda il frontman Conor Mason.
“Ricordo di essermi sentito delirante e stordito per quello che stava succedendo intorno a me. Sembrava che avessimo scritto una canzone sull’anno precedente e su tutta la follia del pianeta, ma sembrava che non appartenesse quasi più a quell’anno. Apparteneva a quella settimana“, ha aggiunto.
In effetti, la maggior parte di Moral Panic, terzo album della rock band britannica con sede nell’Essex, sembra che sia stato scritto per quest’anno, anche se le 11 canzoni dell’album sono state realizzate principalmente nel 2019.
Nothing but Thieves, di che parla Moral Panic?
Nell’arco degli 11 brani, la band – Mason, insieme ai chitarristi Joe Langridge-Brown e Dominic Craik, al bassista Philip Blake e al batterista James Price – accompagna l’ascoltatore in un percorso febbrile, che ben si adatta ai nostri tempi.
“Soprattutto hip-hop e pop”, dice. “Ho studiato così tanto il flusso e il ritmo che si sono radicati in me. È diventato così parte di me – e di noi – voler fare sempre meglio“.
Quel lavoro ha prodotto brani che hanno spinto il solito sound rock della band a tutto gas, creando brani del calibro di Free If We Want It. “Penso che sia una composizione molto classica, melodia alla Tom Petty che con la quale siamo scivolati nella modernità, finché possiamo“, dice.