Soundgarden, le cnzoni migliori: da Black Hole Sun a Jesus Christ Pose
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Soundgarden, le migliori canzoni: da Black Hole Sun a Jesus Christ Pose

Chitarra batteria e amplificatore

Da Black Hole Sun a Jesus Christ Pose, le migliori canzoni della discografia della band capitanata dal defunto Chris Cornell.

I Soundgarden furono l’avanguardia del movimento grunge negli anni ’80 e ’90. Il chitarrista Kim Thayil e il cantante Chris Cornell formarono il nucleo centrale della band nel lontano 1984, ai quali si aggiunse, qualche anno dopo, il batterista Matt Cameron. Solo quando il bassista Ben Shepherd completò la formazione definitiva nel 1990, tuttavia, diventarono davvero delle stelle del firmamento musicale, con Badmotorfinger del 1991 e Superunknown del 1994, rivendicando la loro fama di superstar insieme ai vicini di casa, ossia Alice In Chains, Pearl Jam e Nirvana.

Chitarra batteria e amplificatore
Chitarra batteria e amplificatore

The Day I Tried to Live”(Superunknown, 1994)

The Day I Tryed to Live è un esempio per antonomasia di quasi tutto ciò che ha reso i Soundgarden grandi e unici. Presenta una delle loro accordature alternative più strane (EEBBBB, rispetto al tradizionale EADGBE) e alterna tra 7/4 e 4/4. Ogni mossa è caratteristica del loro stile di scrittura, ma tale brano è forse il miglior esempio di come i Soundgarden hanno incorporato sottilmente strani trucchi nella musica rock, dando alla loro musica un leggero esotismo senza cadere in espedienti. Come gran parte di Superunknown, tratta temi come depressione e alienazione: si parla di un uomo che cerca di superare la sua tendenza all’autoisolamento dalle altre persone e dal mondo in generale, anche se consapevole che potrebbe ricaderci. Il video:

Jesus Christ Pose (Badmotorfinger, 1991)

Jesus Christ Pose è stato oggetto di polemiche dal momento della sua uscita. Alcuni ascoltatori contestarono quella che percepivano come una critica al cristianesimo e MTV decise di vietare il video della canzone principalmente a causa dell’immagine di una donna crocifissa. La canzone è stata fraintesa, essere arrabbiati non tanto con la religione quanto con il modo in cui le persone famose cooptano immagini religiose per sembrare superiori alle altre persone. Il video:

Blow Up The Outside World (Down On The Upside, 1996)

Down On The Upside è incentrato su una relazione distruttiva con il mondo intorno. Musicalmente, è un brano anomalo per i Soundgarden, o almeno per Thayil, che si è immerso in uno stile più blues. Anche Chris Cornell canta in maniera più profonda, sottolineando la crescente importanza delle influenze pop sulla musica della band. Sebbene quei momenti siano parte della continua espansione stilistica che è arrivata con Down On The Upside, sembrano anche esporre il modo in cui la band si divideva e si sfilacciava, spingendosi ostinatamente in varie direzioni: l’assolo blues di Thayil qui è più o meno una concessione, per un momento dimostra la sua frustrazione per l’approccio meno basato sui riff dell’album. Il video:

Blow Up the Outside World funge da dichiarazione finale legata alla frustrazione personale, una narrativa individuale avanzata da Cornell sull’idea di voler distruggere tutte le strutture intorno a sé per essere lasciato in pace. Si riferisce, volendo, anche alla frustrazione collettiva con i vincoli dell’industria musicale (ogni membro a un certo punto ha attribuito la loro rottura iniziale al ” business” che avrebbe rovinato i Soundgarden).

Fell On Black Days (Badmotorfinger, 1991)

Uno dei singoli più famosi dei Soundgarden, Fell On Black Days è uno dei momenti in cui la natura di Cornell è chiara e riconoscibile, non oscurata e puramente introspettiva. Sebbene la frase “fell on black days” evochi facilmente l’idea di depressione, c’è – come disse la rivista Melody Maker nel 1994: “Sei felice della tua vita, tutto sta andando bene, le cose sono eccitanti – quando all’improvviso ti rendi conto che sei infelice all’estremo. Non c’è un evento particolare a cui puoi attribuire la sensazione…”. Il video:

Black Hole Sun (

Black Hole Sun è probabilmente la canzone simbolo dei Soundgarden, è semplicemente un capolavoro per i fan della band. Una power ballad a combustione lenta imbevuta di psichedelia e rivestita di ulteriori sapori Beatlesque grazie alla parte di chitarra di Thayil che si alimenta attraverso un altoparlante Leslie. Un brano che rimase nella Billboard Mainstream Rock Tracks per sette settimane consecutive. Black Hole Sun si è rivelato un punto di svolta per i Soundgarden e ha giocato un ruolo significativo nell’album in cui è contenuto, Superunknown, vendendo quasi 10 milioni di copie ed ergendo il gruppo al pantheon dei grandi del rock.

Il video:

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ultimo aggiornamento: 30 Marzo 2022 12:53

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