Mara Maionchi parla di Gianna Nannini e dei tanti personaggi conosciuti nella sua carriera: ecco le dichiarazioni della discografica.
Mara Maionchi ‘smonta’ Gianna Nannini! La storica discografica italiana, oggi una neo 80enne volto noto di molte trasmissioni televisive, si è concessa in un’inedita intervista a Permesso Maisano, produzione EndemolShine Italy in onda su TV8. E ancora una volta non è stata per nulla banale. Ecco le sue dichiarazioni su Gianna Nannini, ma anche su altri grandi artisti e sul suo matrimonio!
Mara Maionchi ‘contro’ Gianna Nannini
Di grandi personaggi del mondo della musica, Mara ne ha conosciuti molti, moltissimi. Forse la più grande soddisfazione gliel’ha data però Gianna Nannini. E il motivo è semplice.
Scherza l’ex discografica: “Gianna Nannini all’inizio era una ‘pippaccia’, scriveva delle cose che proprio… Ci ha messo molto a imparare a scrivere, ma ha sempre insistito e questo è stato fondamentale“. Poi, con America, ha sfondato del tutto. Ed è stata un orgoglio. D’altronde, il loro rapporto è strettissimo, al punto che, confessa Mara: “Con lei sono stata anche coinvolta in una rapina in banca“.
Mara Maionchi tradita dal marito
Uno dei punti di forza di Mara è anche il suo solidissimo matrimonio con Alberto Salerno. I due sono un esempio di amore che va oltre le difficoltà e dura nel tempo. Eppure, di difficoltà ne hanno affrontate molte. A partire da un tradimento da parte dell’uomo.
Racconta la discografica ex giudice di X Factor: “Quando era giovane il Salerno mi ha tradita. L’ho sgamato perché si è fatto fare la fattura della camera d’albergo. L’ho trovata sulla sua scrivania in ufficio. Uno che vuole avere un’avventura e si fa fare la fattura è proprio geniale, un vero pirla! Quando me ne sono accorta l’ho trattato malissimo, l’ho tenuto sulla piatra per un po’“. Tuttavia, ha trovato la forza di perdonarlo. Perché lui non ha mai negato, prendendosi le sue responsabilità. Ma soprattutto perché, secondo Mara, il tradimento si perdona, se arriva in un matrimonio che funziona. Avrebbe mandato all’aria tutto solo a una condizione: “Se la cosa si fosse ripetuta“. Ed evidentemente dopo quella volta, il Salerno ha imparato la lezione.