Måneskin, The Loneliest: il significato del testo della nuova canzone della band guidata da Damiano.
Continua la carriera dei Måneskin, collezionisti di successi in tutto il mondo. Negli ultimi giorni hanno vissuto nuove straordinarie emozioni e un ulteriore bagaglio di esperienze indimenticabili. Il 24 settembre si sono esibiti al Global Citizen Festival 2022 a New York suonando ben cinque canzoni e riscaldando l’atmosfera prima dell’arrivo dei Metallica. Ma hanno anche trovato il tempo di annunciare il nuovo singolo, The Loneliest. Ecco il possibile significato del testo.
Måneskin: il nuovo singolo è The Loneliest
Sono enormi le emozioni che si stanno togliendo Damiano e compagni. Dopo aver partecipato a una rassegna benefica con protagonisti, tra gli altri, anche Charlie Puth, Jonas Brothers e Mariah Carey, un evento concluso con oltre 2,4 miliardi di dollari raccolti, finalmente possono aprire una nuova fase della loro carriera, a partire dal malinconico singolo The Loneliest.
Il nuovo singolo prende il posto di Supermodel, la canzone lanciata prima dell’estate e che, con oltre 150 milioni di ascolti a livello globale, è diventata un altro dei loro più grandi successi in questa fase di carriera a dir poco straordinaria. Per poterlo ascoltare abbiamo dovuto aspettare fino al 7 ottobre, ma ne è valsa la pena. Si seguito il video:
Il significato di The Loneliest
Sui social il gruppo aveva condiviso anche prima dell’uscita alcune parole del testo. Si legge, in particolare: “You’ll be the saddest part of me. A part of me that will never be mine. It’s obvious, tonight is gonna be the loneliest. You’re still the oxygen I breathe, I see your face when I close my eyes. It’s torturous, tonight is gonna be the loneliest“.
Il significato è chiaro. Si tratta di una dichiarazione d’amore, o di grande affetto, per qualcuno che non c’è più nella propria vita, che non potrà mai essere nostro, in alcun senso. E quel che resta è solo una notte di solitudine, la più sola di tutte le notti, mentre il pensiero della persona amata ancora non ci abbandona e resta l’ossigeno che respiriamo. O che vorremmo respirare.
Di seguito il post con il testo: