Il successo improvviso dei Moonskin ha scatenato l’ira di un’altra tribute band dei Måneskin, che tiene a sottolineare il proprio primato.
“La tribute band dei Måneskin l’ho inventata io!“, avrebbe detto un Pippo Baudo in grande forma qualche anno fa, quando spadroneggiava a Sanremo diventando un volto iconico del Festival della musica italiana. Oggi qualcosa del genere è invece il sunto del pensiero di due cover band del gruppo romano guidato da Damiano David, che si stanno lanciando strali ‘virtuali’ a distanza per contendersi un primato particolare.
La situazione è paradossale: c’è chi accusa, seppur velatamente, qualcun altro di aver copiato la propria idea di copiare una band famosa. Non c’è altro da aggiungere, fa già ridere così. O forse piangere. Dipende dai punti di vista.
I Mårlène accusano i Moonskin: qual è la prima tribute band?
Tutto è cominciato con l’esplosione del fenomeno Moonskin. La cover band romana del gruppo guidato da Damiano, a pochi giorni dall’Eurovision è diventata virale, prendendosi le prime pagine dei giornali e diventando una sorta di meme vivente.
Presentati come la prima tribute band del gruppo vincitore dell’Eurovision 2021, i Moonskin sarebbero in realtà, a parere di un altro gruppo, i Mårlène, nient’altro che i secondi arrivati. L’idea originaria di rendere omaggio a Victoria e soci attraverso una cover band sarebbe stata, infatti, proprio di questo orgoglioso gruppo palermitano, che ha voluto ribadirlo con forza attraverso un’intervista rilasciata all’Ansa.
Le ragioni dei Mårlène
“Siamo nati prima noi come tribute band, proprio all’indomani della vittoria sanremese“, ha dichiarato, senza giri di parole, il 31enne Gaetano Cottone, bassista e fondatore della band insieme al fratello Giuseppe (chitarrista), al cantante Vincenzo Bonito e a Lorenzo Rasa, 15enne e studente presso un liceo musicale.
A infastidire il gruppo palermitano sarebbero state le notizie secondo cui i Moonskin si dichiarerebbero primo e unico tributo dei Måneskin in Italia, cosa non vera, visto che loro erano arrivati a questo proposito già tanti mesi fa, con l’obiettivo di imitare in tutto e per tutto la musica della band di Zitti e buoni, anche senza puntare a somigliare ai quattro ragazzi negli outfit e nell’apparenza.
E in effetti è proprio su questo che i Moonskin possono ribattere. Il gruppo romano non si limita a riprodurre musicalmente Damiano e compagni, ma li imita invece in tutto e per tutto, dal trucco ai tatuaggi. Anche per questo sono stati di recente premiati come miglior cover band da parte del fan club ufficiale dei Måneskin. Non si tratta di primato cronologico, ma di “qualità” dei contenuti, per così dire.
Insomma, la polemica si basa su dati che possono essere convincenti nell’una o nell’altra direzione, ma una cosa è certa: vista da fuori rasenta il ridicolo.