Aretha Franklin, le canzoni migliori: dall’inno Respect alla cover di I Say a Little Prayer, ecco cinque dei classici della Regina del soul.
Aretha Franklin è stata senza ombra di dubbio una delle cantanti più importanti nella storia della musica. Sia per la sua voce ineguagliabile, che per lo status guadagnato di paladina dei diritti di genere e di razza. Autentica dominatrice della scena soul e R&B dalla fine degli anni Cinquanta agli anni Settanta inoltrati, ha inciso album di grandissimo valore, ancora oggi attuali ed emozionanti. Racchiudere la sua carriera in cinque brani è impossibile, ma in questo articolo abbiamo provato a raccogliere quegli evergreen che mai il tempo riuscirà a farci dimenticare.
Aretha Franklin: le canzoni migliori
Aretha Franklin – Respect
Iniziamo il nostro viaggio alla (ri)scoperta di Aretha Franklin partendo ovviamente dalla sua decade d’oro, gli anni Sessanta, in particolare dal suo approdo all’Atlantic. Proprio per questa storica etichetta la Regina del Soul ha inciso i suoi pezzi destinati a cambiare il rhythm and blues e il soul. A cominciare ovviamente dalla sua canzone più famosa e importante in assoluto: Respect. Scritta e incisa inizialmente dal grande Otis Redding nel 1965, venne ripresa due anni più tardi da Aretha per il suo album I Never Loved a Man the Way I Love You.
La straordinaria Franklin, modificandone il punto di vista, lo fece diventare un vero inno per i movimenti femministi e per i diritti delle persone di colore nell’America di fine anni Sessanta. Insomma, un brano che assunse una connotazione politica rilevantissima, entrando rapidamente nella memoria collettiva degli Stati Uniti e non solo. Non a caso, Rolling Stone l’ha posizionata al quinto posto tra le migliori 500 canzoni della storia. Di seguito l’audio di Respect:
Aretha Franklin – (You Make Me Feel Like) A Natural Woman
Sempre nel benedetto 1967 Aretha lanciò lo splendido album Lady Soul, trascinato da un singolo di grandissimo impatto: (You Make Me Feel Like) A Natural Woman. Scritta da Carole King e Geffry Goffin, divenne subito una delle canzoni più amate della Franklin, che diede il meglio dal punto di vista delle interpretazioni. A testimonianza dell’importanza di questo brano, nel corso degli anni è stata interpretata da tantissime altre grandi voci, come Mary J. Blige e Céline Dion. Ma nessuna versione sarà mai come quella di Aretha. Ascoltiamola insieme:
Aretha Franklin – Chain of Fools
Stesso album, stesso anno, pochi mesi dopo Aretha lanciò un altro brano destinato a diventare un classico: Chain of Fools, scritta da Don Convay. Un pezzo soul di straordinario spessore, sia vocalmente che musicalmente. Non a caso, valse alla Franklin un Grammy per la Miglior performance R&B femminile. Di seguito l’audio di Chain of Fools:
Aretha Franklin – Think
Altro classico della carriera di Aretha è Think, splendida canzone apparsa per la prima volta nel 1968, all’interno dell’album Aretha Now, e firmata dalla stessa cantante con il marito Ted White. Come temi è una sorta di Respect versione 2.0, un inno stavolta tutto femminile sulla libertà.
La componente politica è però molto meno forte. Rimane soprattutto la carica emotiva della straordinaria artista durante quei ‘freedom’ davvero liberatori. Tra l’altro, ha ottenuto una seconda giovinezza nella versione riproposta all’interno del film di John Landis The Blues Brothers. Ascoltiamola insieme:
Aretha Franklin – I Say a Little Prayer
Chiudiamo questa breve playlist sulle migliori canzoni dell’indimenticabile Aretha come l’avevamo aperta, con un’altra cover che ha superato di gran lunga la fama dell’originale, almeno ai giorni nostri: I Say a Little Prayer. Scritta da Burt Bacharach e Hal David per un’altra voce divina, quella di Dionne Warwick, venne ripresa per l’album Aretha Now dalla nostra Aretha Franklin. Il risultato? Ancora una volta un’interpretazione da brividi.
Di seguito l’audio di I Say a Little Prayer: