Da Il Ragazzo della Via Gluck a L’emozione non ha voce: 5 delle canzoni migliori di Adriano Celentano.
Adriano Celentano è un artista senza tempo, senza spazio, senza eguali in Italia. Capace di brillare nella musica come nel cinema, nella televisione come in tutte le altre arti, continua ancora oggi a stupire e provocare. Per celebrare la sua straordinaria carriera, riascoltiamo insieme cinque delle canzoni sue canzoni più importanti. Pezzi di storia della nostra musica che hanno lasciato un’eredità da pochi realmente compresa.
Adriano Celentano: le canzoni migliori
Nella sua carriera musicale, Celentano ha sperimentato di tutto: dal rock and roll delle origini al pop tradizionale, dal protorap a brani elettronici negli anni più recenti. Un vero artista a 360°, sempre curioso e desideroso di innovare, mai pago di ciò che ha fatto e che continua a fare. Ascoltiamo insieme cinque dei pezzi più famosi e importanti della sua carriera, per apprezzarne appieno la versatilità.
Adriano Celentano – Il ragazzo della via Gluck
Forse il brano che più ha segnato la carriera di Celentano, di certo uno di quelli più amati del suo repertorio, Il ragazzo della via Gluck è una canzone biografica che tocca uno dei temi più cari all’artista: quello della cura dell’ambiente, messa in secondo piano, in questo caso, per un processo di rapida ed eccessiva urbanizzazione. Partecipò a Sanremo, senza successo. Riascoltiamola attraverso questo video dal vivo registrato all’Arena di Verona:
Adriano Celentano – Azzurro
Celebre in tutto il mondo, Azzurro è una delle canzoni che rappresentano l’Italia all’estero, a pari merito, forse, con Nel blu dipinto di blu. Scritta da Paolo Conte, all’epoca giovane avvocato astigiano alle prime esperienze in musica, venne pubblicata nel 1968 da Adriano Celentano, con il celebre testo scritto da Vito Pallavicini.
Il successo di questo brano sta nell’essere tutto e niente: non è un rock, non è un lento, né una ballata. Si avvicina più alle marcette, ma nel complesso rimane attaccato ai canoni della musica leggera. Di seguito l’audio della versione originale:
Adriano Celentano – Prisencolinensinainciusol
Uno dei brani più bizzarri ed efficaci dell’intera discografia dell’artista milanese. Prisencolinensinainciusol è scritta in una lingua inventata, una sorta di inglese maccheronico con poche parole riconoscibili e riconducibili a quello reale. Si tratta di un testo nonsense che vuole denunciare l’incomunicabilità che già iniziava ad attanagliare gli esseri umani in quei primi anni Settanta.
Grazie a questo brano, datato novembre 1972, Celentano si ritiene uno dei padri fondatori della musica rap. E in effetti alcuni elementi di protorap in questo brano sono riconoscibili. Una curiosità: il pezzo non entrò in classifica in Italia, ma ci riuscì in America, una cosa più unica che rara nella nostra storia. Ecco l’audio della versione originale di Prisencolinensianainciusol:
Adriano Celentano – Soli
Title track dell’omonimo album del 1979, Soli è una delle canzoni più famose e amate dell’intero repertorio di Celentano. Scritta da Miki Del Prete, Cristiano Minellono e Toto Cutugno, è un brano dalla melodia malinconica nelle strofe, che va aprendosi nel ritornello. Ascoltiamola ancora una volta:
Adriano Celentano – L’emozione non ha voce
Brano simbolo dell’album Io non so parlar d’amore del 1999, L’emozione non ha voce, pezzo scritto da Gianni Bella e Mogol, trascinò a un successo strepitoso il disco, rimasto per 101 settimane consecutive nella top 50 italiana, con oltre 2 milioni di copie vendute. D’altronde, stiamo parlando di una delle ballad più belle degli ultimi trent’anni nel nostro Paese. Emozioniamoci ancora una volta ascoltando questo splendido brano: