Kings of Leon, le 5 migliori canzoni della band del Tennessee

Kings of Leon, le 5 migliori canzoni della band del Tennessee

Da Use Somebody a Revelry, le 5 migliori canzoni della discografia dei Kings of Leon.

Da quando i Kings Of Leon sono entrati nel mainstream, la band è stata un pilastro in cima alle classifiche su entrambe le sponde dell’Atlantico, imponendosi, sempre di più, di album in album. Nati a Nashville, nel Tennessee, i Kings of Leon sono composti dai tre fratelli: Followill, Caleb (voce solista, chitarra ritmica), Nathan (batteria), Jared (basso) e loro cugino Matthew (chitarra solista).

Il gruppo ha un caratteristico sound rock meridionale, con alcuni dei loro lavori successivi che incorporano elementi di rock alternativo e rock da stadio. Scopriamo insieme le 5 migliori canzoni dei Kings of Leon.

Gruppo concerto chitarra basso

Kings of Leon, le canzoni più amate

Partiamo con Use Somebody dall’album Only by the Night, è senza dubbio la più grande traccia della band. La canzone – meritatamente – ha catapultato la band verso un successo locale incredibile, tanto da fargli vincere tre Grammy Awards e diventando una delle canzoni più vendute del 21° secolo.

Il video di Use Somebody:

Come per le canzoni davvero fantastiche, è difficile individuare esattamente ciò che lo contraddistingue come qualcosa di così straordinario, poiché tutti gli elementi si fondono insieme per creare una traccia sorprendente.

Dal brontolante ringhio della voce di Caleb alle voci di supporto in stile Springsteen, questa ballata riesce a raggiungere il perfetto equilibrio tra il grintoso e l’emotivo, tirando le corde del cuore senza essere sdolcinata.

Passiamo, poi, a Radioactive: ci sono due riff di chitarra contrastanti nel cuore di questo primo singolo di Come Around Sundown (2010), il primo porta un suono profondo, robusto e nitido, mentre il secondo è turbolento, fluttuante e acuto.

Questi due toni opposti funzionano meravigliosamente insieme; il primo fornisce un ancoraggio sicuro e profondo alla canzone, dando alla traccia un’atmosfera calma e serena che fa eco alle pacifiche armonie dei cantanti di supporto, e il secondo, più urgente suono che fornisce alla canzone solo un pizzico di pericolo e intrigo.

C’è, poi, Fans: il secondo singolo di Why of the Times, è un brano dei Kings of Leon particolarmente popolare nel Regno Unito. Ciò non sorprende poiché la traccia è un omaggio ai fan britannici che, come detto sopra, sono sempre stati i più grandi sostenitori della band.

Ecco il video di Fans:

La band avrebbe diretto il prestigioso festival di Glastonbury poco meno di un anno dopo l’uscita del brano.

Kings of Leon: Four Kicks e Revelry

Un puro rock banger del sud, Four Kicks cattura senza sforzo la temerarietà e la negligenza della giovinezza.

Questo breve brano, lungo poco più di due minuti, è una gita non-stop, che racconta la storia di un gruppo di amici che si ritrovano ad andare nei bar e fare a botte, semplicemente perché non c’è molto altro da fare.

Ecco il video di Four Kicks:

La canzone è il secondo singolo del secondo album della band di Walls, Aha Shake Heartbreak (2002) e corre ad un ritmo rapido, con una chitarra rimbalzante ma appuntita che si sfrega contro alcuni splendidi accordi ispirati al blues.

Infine, citiamo Revelry che è stata la terza uscita di Only By the Night, ma a differenza dei singoli che lo hanno preceduto – Sex on Fire and Use Somebody – che erano inconfondibili brani da festa, questa traccia è un brano introspettivo e riflessivo.

La canzone vede Caleb, che è sempre stato aperto sulle sue lotte con la droga e l’alcool, ripensare a una relazione fallita perché prestava più attenzione al suo stile di vita da festa che alla sua ragazza.

C’è qualcosa di quasi tenero in Revelry, con le sue chitarre silenziose e contemplative, quasi bramose e le voci di sottofondo insolitamente dolci e armoniose durante il coro.

Questi elementi si combinano per creare un’atmosfera da sogno che riesce a essere sia piacevole che malinconica allo stesso tempo.

Il video di Revelry: