Da The Real Thing a Woodpecker From Mars ad Ashes To Ashes, ecco le 5 più belle canzoni dei Faith No More.
Una carriera eclettica e rischiosa come quella dei Faith No More non può essere facilmente riassunta in sole cinque canzoni.
Dopotutto, sarebbe difficile trovare un’altra band che abbia sperimentato e, indiscriminatamente combinato, una varietà più ampia e imprevedibile di stili musicali per tutta la durata della loro attività musicale e che abbia comunque goduto di un successo mainstream. Pertanto, ecco le 5 canzoni più significative e belle dei Faith No More, band alternative metal statunitense.
Faith No More, le canzoni più amate
Iniziamo la nostra lista con The Real Thing dell’omonimo album, datato 1989.
Una canzone da brividi, che evoca tante emozioni e sensazioni. È come se si potessi sentire tutto ciò che Mike Patton sente con uno dei suoi testi più ispirati e significativi.
Ecco il video di The Real Thing:
La canzone ci conduce in un viaggio musicale che permette di ascoltare gli otto minuti più e più volte per sentire la gamma di emozioni che li attraversa.
Passiamo, poi, a Be Aggressive, tratta dall’album Angel Dust del 1992. La maggior parte delle persone non la metterebbe in cima alla lista, ma bisogna andare sempre un po’ controcorrente.
Il video di Be Aggressive:
In questo caso, bisogna andare oltre il testo provocatorio e alla musica incisiva. Un testo scritto da Roddy Bottum al solo scopo di provare a far sentire Mike imbarazzato sul palco.
È un esempio dell’amicizia e della vicinanza della band in quel momento ed è un elemento apprezzabile.
Il video di We Care A Lot:
Citiamo, poi, We Care A Lot, tratta dall’album Introduce Yourself del 1987. Una canzone che, per il testo e per la musica su cui fa leva, sembra che prenda a pugni in faccia ogni volta che la si ascolta, ma in senso buono.
Faith No More, Woodpecker From Mars e Ashes To Ashes
Uno dei punti di forza dei Faith No More è il modo in cui combinano le loro diverse influenze musicali e Woodpecker From Mars è davvero l’apice di questo matrimonio di generi.
Il video di Woodpecker From Mars:
Chitarre thrashy di Jim Martin, un incessante assalto di Mike Bordin alla batteria, inconfondibile contrabbasso di Billy Gould e quel sintetizzatore per eccellenza di Roddy Bottum.
Unire tutto insieme in un modo che non ti fa desiderare nient’altro è così davvero magistrale che quasi si dimentica che Mike Patton non abbia nemmeno cantato.
Infine, menzioniamo Ashes To Ashes, estratta da Album Of The Year (1997). Le dinamiche di questa canzone sono magistrali. Ci porta attraverso uno strano paesaggio atmosferico spaziale nei versi, verso quel coro denso, pieno ed emozionante.
Il video di Ashes To Ashes: