AC/DC: le migliori canzoni della band australiana

AC/DC: le migliori canzoni della band australiana

AC/DC: i cinque migliori brani della band heavy rock australiana, da Thunderstruck a Back in Black.

Se c’è una band che incarna la ricerca del rock’n’roll nel suo senso più puro, questa band sono gli AC/DC. Partendo dagli esordi a Sydney, fino a diventare grandi artisti a livello mondiale, la loro crescita è stata costante. Per la maggior parte dei cinque decenni di carriera, il gruppo ha coltivato un percorso singolare, ignorando tutto ciò che il mainstream aveva da offrire, lasciando passare le mode senza problemi.

Si sono concentrati, invece, sul riff e sul ritmo, proponendo una vasta gamma di canzoni adatte a qualsiasi occasione, anche se non si ama il genere. Scopriamo le cinque più famose perle della band.

AC/DC: le canzoni più amate

Brian Johnson e Angus Young degli AC/DC

Iniziamo con Thunderstruck: introdotta da un elettrizzante riff di Angus Young dopo circa tre minuti ci trasporta in un momento di pura euforia che si adatta bene al testo, fatto di cambiamenti e sfide con la stessa natura.

Ecco il video di Thunderstruck:

Procediamo con Whole Lotta Rosie. Quando nel 1981 Geoff Barton di Classic Rock lanciò una nuova rivista heavy metal – ovviamente chiamata Kerrang! – presentò un sondaggio delle 100 migliori tracce HM di tutti i tempi, votate dal pubblico. Alla numero uno, davanti a Stairway To Heaven, Free Bird, Smoke On The Water e Stargazer, c’era Whole Lotta Rosie.

Il video di Whole Lotta Rosie:

E, se la canzone è leggendaria, lo è anche la storia che l’ha ispirata: Bon Scott, il cantante della band, alle prese con una groupie dei pesi massimi. Come ricordò Angus: “Rosie era della Tasmania e non era un cucciolo magro. Ha trascinato Bon a letto e ha fatto il suo dovere, per così dire“.

Passiamo a Highway to Hell. Angus in copertina con le corna del diavolo e una coda satanica? Autostrada per l’inferno? Il diavolo adora i metallari? Al di là delle ambiguità, di satanismo qui non c’è nemmeno l’ombra. Si tratta di una canzone su come sia la vita in una band.

Ecco il video di Highway to Hell:

Non è solo una delle più grandi canzoni degli AC/DC. Per l’uomo che la cantava, Highway to Hell sarebbe diventato un epitaffio. Il genio di questo brano sta nella sua semplicità: un riff staccato, un battito martellante e un ritornello di prima scelta. Quando Angus Young inventò quel riff, suo fratello Malcolm già sapeva che era qualcosa di speciale. E aveva ragione.

AC/DC: You Shook Me All Night Long e Back in Black

Andiamo avanti, citando You Shook Me All Night Long. Il primo singolo pubblicato dopo la morte di Bon Scott non sembrava il lavoro di una band in lutto. “She was a fast machine, She kept her motor clean“, questa una delle frasi presenti in un brano di cui, sicuramente, Scott sarebbe stato orgoglioso. Non è la canzone politicamente più corretta di tutti i tempi, anche se è certamente un classico.

Ecco il video di You Shook Me All Night Long:

Concludiamo con Back in Black. Questo brano – secondo molti fan – rasenta la perfezione. A partire da una piccola chitarra graffiante, il riff dà il via a qualcosa di gigantesco. Non c’è bisogno di velocità quando hai così tanta potenza.

Ecco il video di Back in Black:

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