“Mi chiamano raccomandato”: il duro sfogo di LDA a Le Iene

“Mi chiamano raccomandato”: il duro sfogo di LDA a Le Iene

Ospite a Le Iene, LDA ha recitato un monologo incentrato sulla difficoltà cui comporta essere il figlio di Gigi D’Alessio.

LDA, nome d’arte di Luca D’Alessio, ha partecipato alla puntata de Le Iene andata in onda il 6 maggio. Qui, ha recitato un toccante monologo in cui si è sfogato a causa delle critiche ricevute per essere il figlio di Gigi D’Alessio: “Chiunque segue le orme dei propri genitori è costretto a vivere con una presunzione di colpevolezza“.

Il monologo di LDA a Le Iene

Sono cresciuto con un cognome che non ho scelto, ma che porto con rispetto“: è così che LDA comincia il suo monologo carico di dolore per essere da sempre considerato un raccomandato. La causa di tutto ciò sta proprio nel cognome che il cantante porta: D’Alessio. Sin dal suo debutto ad Amici 21, Luca ha dovuto fare in conti con una realtà complicata che l’ha etichettato col titolo di “raccomandato”. Un appellativo che per lui è causa di sofferenza, tanto da aver scelto il programma condotto da Veronica Gentili e Max Angioni per sfogarsi.

Il cantante prosegue: “Ho mosso i primi passi tra le note, in mezzo agli strumenti come lingua madre. Ho imparato tanto e tanto devo imparare. Ma vi assicuro una cosa, nessun applauso si eredita. Ogni palco, ogni studio, ogni nota che scrivo o suono devo sudarmela il doppio, perché per molti non sono Luca, sono il “figlio di”. E mi chiamano raccomandato solo perché il talento non può convivere con un cognome noto, come se il cognome potesse suonare al posto mio“.

LDA

“L’invidia sociale diventa più forte del merito”: le parole di LDA

Il monologo prosegue con parole amare: “Chiunque segua le orme dei propri genitori è costretto a vivere con una presunzione di colpevolezza. È questo lo specchio di un Paese dove spesso il successo altrui è vissuto come un’ingiustizia e non come uno stimolo. Dove il confine tra nepotismo e continuità si confonde e l’invidia sociale diventa più forte del merito, qualunque esso sia“.

LDA ha poi concluso ponendo una domanda: “Se avessi scelto un altro mestiere invece del cantante, avrei ricevuto le stesse critiche?“. Un dubbio a cui oggi il cantante ancora non è riuscito a dare una risposta, chiedendo al pubblico di dargli la possibilità di essere capito o criticato non per il suo cognome ma per la sua musica.