Laura Pausini torna ad alzare la voce per le capienze dei concerti: lo sfogo della cantante nelle storie su Instagram.
Laura Pausini non ci sta e alza ancora la voce! Da settimane ormai la cantante di Solarolo si è assunta la responsabilità di far sentire la propria voce per la ripartenza dei concerti in Italia. Chi più di lei, da anni una delle artiste italiane più amate al mondo, può infatti avere un’influenza anche sul mondo della politica? Almeno sulla carta. Perché le sue ultime storie su Instagram, più che una richiesta, sono un durissimo sfogo, ricco di frustrazione: “Non conoscono il nostro mestiere…“.
Laura Pausini: lo sfogo contro le istituzioni
Già nelle scorse settimane Laura aveva deciso di esporsi, seguita da artisti come Salmo e Cosmo. Ora la cantante è ritornata su una situazione insostenibile per il mondo della musica dal vivo. La ripartenza ‘a singhiozzo’ voluta dal governo, che ha favorito alcuni settori ma ne ha sfavoriti altri, ha infatti mandato su tutte le furie la comunità degli artisti italiani,
“Mi sono resa conto di quanto ancora poco si conosca il nostro mestiere“, ha scritto su Instagram la cantante, che si è detta felice della riapertura al 100% dei teatri, dei cinema e delle sale per la musica. Ma perché a loro è stato concesso di tornare al lavoro e ai grandi concerti dal vivo no? “La cultura italiana è fatta anche (e molto, per fortuna) di musica live pop e rock“, scrive Laura, aggiungendo: “Noi però sembra che non ne facciamo più parte“.
Concerti al 100% la richiesta di Laura Pausini
C’è scoramento, frustrazione, anche rabbia nelle parole di Laura Pausini, che ha evidenziato come ancora una volta gli artisti siano passati in secondo piano nel calendario delle riaperture del governo. “Abbiamo spiegato esaustivamente i motivi per i quali non è possibile organizzare concerti senza la totale capienza, ma non siamo stati ascoltati, nonostante l’utilizzo delle mascherine e del Green Pass. Rimaniamo artisti e maestranze ancora senza possibilità di tornare al nostro lavoro da marzo 2020“, ha concluso la cantante di Solarolo, che si è fatta portavoce dei problemi non tanto dei grandi artisti, quanto delle centinaia di migliaia di persone che lavorano nel settore della musica dal vivo.
Di seguito un post di Laura di qualche settimana fa: