Sanremo 2019: la quarta serata del Festival

Sanremo 2019: la quarta serata del Festival

La quarta serata del Festival di Sanremo 2019, condotto da Claudio Baglioni, Virginia Raffaele e Claudio Bisio.

Siamo arrivati alla quarta serata del Festival di Sanremo 2019, la penultima, quella dedicata ai duetti. In questa puntata sono tornati a esibirsi tutti e 24 i cantanti in gara, affiancati da alcuni ospiti molto speciali, per una versione nuova e riarrangiata delle loro canzoni.

La special guest è stata invece Luciano Ligabue, che ha omaggiato il grande Francesco Guccini insieme al direttore artistico Claudio Baglioni.

Fonte foto: https://www.facebook.com/festivaldisanremo

La quarta serata di Sanremo 2019

Ancora non conosciamo la scaletta ufficiale della kermesse, ma la Rai ha ufficializzato tutti i protagonisti dei duetti: tra i tanti nomi già annunciati, c’è anche qualche sorpresa, come Sergio Sylvestre! Ecco il tweet ufficiale:

Si parte! Oggi Claudio Baglioni introduce la serata cantando Acqua della luna. Dopo il riepilogo dei duetti e del regolamento si parte: arrivano sul palco Federica Carta e Shade con Cristina D’Avena, la canzone è Senza farlo apposta. Il brano anche in questa versione rimane molto radiofonico, ma con la grande Cristina il livello si alza non poco.

Senza sosta salgono sul palco i secondi artisti di questa lunga serata: Motta e Nada. I due ‘toscanacci’ cantano Dov’è l’Italia. Con la chitarra in braccio e una grande artista al suo fianco Motta guadagna sicurezza. Bella prova per il giovane cantautore.

Si continua con Irama accompagnato da Noemi: cantano La ragazza con il cuore di latta. Nonostante qualche problema tecnico, con la sua vocalità blues la cantante dai capelli rossi riesce a dare al brano una marcia in più.

Breve pausa dalla competizione. Sale sul palco l’ospite della serata: Luciano Ligabue. La prima canzone presentata dal rocker emiliano è il suo nuovo singolo, Luci d’America.

Dopo uno sketch con Claudio Bisio, il Liga passa a uno dei suoi classici, Urlando contro il cielo. E L’Ariston si trasforma in un’Arena!

Raggiunto sul palco da Claudio Baglioni, Ligabue omaggia Francesco Guccini cantando Dio è morto insieme al direttore artistico.

Grandi emozioni a Sanremo, ma è già il momento di tornare alla gara. I quarti concorrenti sono Patty Pravo e Briga con Giovanni Caccamo, la canzone è Un po’ come la vita.

Si prosegue con il rock dei Negrita, accompagnati da Enrico Ruggeri e Roy Paci. La loro canzone è I ragazzi stanno bene. Bello l’innesto della tromba dell’artista siciliano, Ruggeri tanto carisma, ma non sembra nella miglior serata della carriera.

È il turno de Il Volo, accompagnato dal violinista Alessandro Quarta per una nuova versione di Musica che resta. Splendide le sviolinate di una rockstar dello strumento come il maestro Quarta. Standing ovation dell’Ariston per loro.

Seguono Arisa e Tony Hadley, accompagnati dal gruppo di ballerini dei Kataklò per la loro esibizione sulle note di Mi sento bene. Anche oggi la cantante sembra incappare in qualche problemino, ma la performance è tutto sommato buona.

Salgono quindi sul palco Mahmood e Gué Pequeno per il brano Soldi. In una giacca rossa circense, il rapper milanese si diletta nel trasformare l’Ariston in un club. Tutto sommato la sensazione è che Gué non aggiunga nulla al pezzo, anzi…

La gara prosegue con Ghemon, Diodato e i Calibro 35, chiamati a cantare e suonare la ballata R&B Rose viola. Torna a rappare stasera il cantautore irpino, e il brano in questo nuovo arrangiamento sembra davvero guadagnare fascino.

È quindi il turno del decimo artista, Francesco Renga con Bungaro ed Eleonora Abbagnato con Friedmann Vogel. Finalmente Renga sembra aver acquistato un po’ di smalto, anche grazie all’aiuto di un Bungaro preciso e puntuale.

Torna quindi sul palco del Festival di Sanremo uno dei vincitori del 2018, Fabrizio Moro, che canta con Ultimo I tuoi particolari. I due artisti rimangono lontani, ma le loro voci si fondono e il brano si mantiene su standard molto buoni.

Nel bel mezzo di un monologo di Claudio Bisio irrompe sul palco il rapper napoletano Anastasio, vincitore di X Factor 2018.

La gara quindi prosegue con Nek e Neri Marcorè, che reinterpretano Mi farò trovare pronto in una chiave che mescola un arrangiamento morbido del brano pop dell’artista di Sassuolo a uno spoken che rende il tutto molto poetico.

La seconda metà di gara si apre con Per un milione, presentata dai Boomdabash con Rocco Hunt e i Musici cantori di Milano. Ancora una volta il gruppo salentino riesce quasi a far ballare le prime file dell’Ariston… o almeno ci prova!

Arriva quindi il momento degli Zen Circus con Brunori Sas, per interpretare L’amore è una dittatura. Splendida anche con questo arrangiamento molto ricco la canzone del gruppo toscano, arricchita anche dalla maestria cantautorale di un personaggio teatrale come Brunori Sas. Bene così!

Dopo la scarica rock degli Zen, salgono sul palco Paola Turci e Beppe Fiorello per donarci una nuova versione di L’ultimo ostacolo. La canzone rende meno con la compagnia dell’attore, non del tutto a suo agio nelle vesti di cantante.

Siamo arrivati al momento di Anna Tatangelo, che divide la sua Le nostre anime di notte con l’amica Syria. Arrangiamento più elegante per la ballatona della cantante di Sora, che oggi nel suo frac sembra in grandissima forma, grazie anche al sostegno di una cantante espressiva come Syria.

Dopo una breve pausa si riprende con i genovesi Ex-Otago, che cantano Solo una canzone con l’amico Jack Savoretti. La presenza della voce virile dell’artista italo-inglese sembra dare un po’ di carica alla formazione indie pop, anche se questo brano continua a non convincere del tutto.

È il turno di Enrico Nigiotti, che si esibisce sulle note di Nonno Hollywood accompagnato al pianoforte da Paolo Jannacci. Il brano è intenso ed emozionante.

Si passa quindi a due grandi signore del pop e del rock italiano, Loredana Bertè e Irene Grandi, con il brano Cosa ti aspetti da me. Altra standing ovation per Loredana e per la spettacolare Irene. Che grinta! La sensazione è che se la Bertè non vincerà quest’anno, non vincerà più… e il teatro spinge per farle avere il premio a tutti i costi.

Passiamo quindi a Daniele Silvestri con Rancore, che oggi oltre al batterista Fabio Rondanini hanno un partner molto speciale: Manuel Agnelli. Il loro brano è Argentovivo. Spettacolo puro, il pezzo di Silvestri si conferma di un livello altissimo.

Dopo la scarica di adrenalina delle due precedenti performance, è tempo di tranquillizzarsi con Parole nuove di Einar, accompagnato per l’occasione da Sergio Sylvestre e Biondo.

Tocca quindi a due ex vincitori di Sanremo: Simone Cristicchi ed Ermal Meta, che interpretano la delicatissima e poetica Abbi cura di me. Purtroppo l’esibizione non è stata intensa come nelle altre serate.

Si corre veloce con i penultimi artisti in gara, Nino D’Angelo e Livio Cori con i Sottotono per Un’altra luce. Prende una piega del tutto diversa con Fish e Tormento la canzone del duo partenopeo. Così ci piace, e non poco.

Tocca quindi all’ultima esibizione di questa sera. Il trapper rock Achille Lauro si fa accompagnare da uno che di rock se ne intende: Morgan. La loro canzone s’intitola Rolls Royce. La performance davvero più rock di tutto il Festival di Sanremo. Morgan sugli scudi!

Sono stati tanti i duetti molto piacevoli di questa serata. Secondo la Giuria di qualità i migliori sono stati… Motta e Nada! Va a loro il primo premio di questa edizione del Festival di Sanremo 2019. Ma l’Ariston non sembra molto d’accordo…

FONTE FOTO: https://www.facebook.com/festivaldisanremo