Justin Bieber fa affari: ha venduto il suo catalogo musicale per 200 milioni

Justin Bieber fa affari: ha venduto il suo catalogo musicale per 200 milioni

Justin Bieber ha venduto il suo catalogo per 200 milioni: la popstar canadese segue le orme di Bob Dylan e Bruce Springsteen.

Cos’hanno in comune Bob Dylan, Bruce Springsteen e Justin Bieber? Sono sicuramente tutti artisti di grande successo, seppur con uno spessore diverso. Ma adesso sono accomunati anche da un invidiabile fiuto per gli affari. Come già fatto dal Menestrello e dal Boss in passato, anche Bieber ha venduto il suo catalogo musicale alla Hipgnosis Songs Capital. L’ennesimo affare per la società sostenuta da Blackstone, che si prende così i diritti della musica di uno degli artisti giovani più amati al mondo. Il tutto per una somma non certo modica: 200 milioni di dollari.

Hipgnosis acquisisce il catalogo di Justin Bieber

Può piacere o meno, ma di certo non si può negare che a Bieber non manchi il fiuto per gli affari. Da giovane imprenditore di se stesso, l’artista canadese è riuscito a intascare 200 milioni di dollari per tutti i brani pubblicati fino al 31 dicembre 2021. 290 canzoni i cui diritti, adesso, non appartengono più a lui.

Justin Bieber

Prima di firmare, il cantante ha tenuto da protagonista una negoziazione vera e propria con l’azienda, la più grande che abbia riguardato Hipgnosis. Il valore della star, secondo delle stime, è infatti di circa 300 milioni di dollari. Non pochi, anzi, troppi secondo l’azienda, che al termine di una trattativa importante è riuscita a portare a casa uno “sconto” di circa 100 milioni di dollari, investendone 200 milioni per accaparrarsi i diritti sulla musica di una star che ha avuto un impatto eccezionale sulla cultura globale degli ultimi 14 anni.

Perché Bieber ha venduto il suo catalogo?

Mentre si sprecano indiscrezioni riguardanti questo affare (secondo Variety le canzoni di Justin continuerebbero ad essere amministrate dalla Universal, mentre le registrazioni master rimarranno di proprietà della UMG), resta da chiedersi cosa abbia portato l’artista, appena 28enne, a voler vendere il suo catalogo. Fino a oggi, infatti, i casi più eclatanti di vendita del catalogo avevano riguardato cantautori e artisti con almeno 30 anni di carriera alle spalle, come Sting, Neil Young o i già citati Dylan e Springsteen.

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Bieber ha voluto bruciare le tappe, per un motivo che resta ai più misterioso. Una cosa però è certa: con questa vendita il suo patrimonio personale, che già lo portava a essere uno degli artisti più ricchi al mondo, diventa ancora più corposo.