Sanremo 2020: Mogol apre al ruolo di direttore artistico

Sanremo 2020: Mogol apre al ruolo di direttore artistico

Mogol direttore artistico di Sanremo 2020: il noto autore ha parlato di questa ipotesi durante un’intervista su Il Messaggero.

Fervono i preparativi per il Festival di Sanremo 2020, settantesima edizione della manifestazione dedicata alla canzone italiana. Se Amadeus sarà quasi sicuramente alla guida delle dirette televisive, per il ruolo di direttore artistico il nome più caldo è da qualche settimana quello di Mogol.

Giulio Rapetti, il più famoso autore della storia della nostra musica, potrebbe essere la soluzione scelta dalla Rai. A confermarlo è stato lo stesso Mogol, in un’intervista al quotidiano Il Messaggero.

Mogol direttore artistico di Sanremo 2020

A domanda diretta sull’ipotesi di un suo coinvolgimento come direttore artistico del Festival, Mogol ha risposto che il vero problema è la Siae. Spiega l’autore: “Come presidente, qualcuno potrebbe chiedere perché privilegio alcuni nomi a scapito di altri“.

Rapetti avrebbe addirittura fatto una controproposta alla Rai, avanzando la candidatura di alcuni suoi fedeli collaboratori. Ma la risposta sarebbe stata lapidaria: “Non è la stessa cosa“. Partita chiusa? Forse sì, forse no. Perché ogni problema ha una soluzione. E, conclude Rapetti, bisogna capire se quella trovata possa essere la soluzione più giusta.

Giulio Rapetti Mogol

I possibili direttori artistici del Festival di Sanremo

Se dovesse saltare l’ipotesi Mogol, a chi verrebbe affidato il Festival nell’edizione del settantesimo anniversario? Per il momento di nomi ne sono circolati pochi.

Uno è quello di Mina, il più affascinante probabilmente, ma anche il più difficile. L’artista avrebbe aperto a tale ipotesi attraverso le parole del figlio, e la Rai sarebbe stata tentata dall’idea. Ma riportare Mina in televisione è un’impresa epica e al contempo rivoluzionaria. E in Rai le rivoluzioni, si sa, è sempre complicato metterle in atto.

Un’altra soluzione, decisamente meno affascinante e quasi reazionaria nei suoi contenuti, potrebbe essere quella del sempreverde Tony Renis, che già ha diretto il Festival in passato.

Infine, lo stesso Amadeus avrebbe provato a forzare la mano per ottenere il doppio incarico, un po’ come avuto negli anni scorsi da Baglioni. Ma la Rai pare non aver voluto prendere in considerazione tale candidatura. Chi la spunterà alla fine? Per ora la partita è aperta. E chissà che il prescelto non possa essere un nome mai venuto a galla fino a oggi…

Di seguito il video di Soldi:

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