Insultata sui social Silvia Romano, assistente personale di Anastasio

Insultata sui social Silvia Romano, assistente personale di Anastasio

Un’altra Silvia Romano è stata travolta dagli insulti sui social negli ultimi giorni: si tratta dell’assistente di Anastasio.

Silvia Romano insultata sui social, ma non è la volontaria, bensì l’assistente personale di Anastasio. Sembra una barzelletta macabra e tragicomica, ma è la purtroppo non incredibile realtà.

Nel marasma mediatico che ha seguito la notizia della liberazione della volontaria italiana rapita in Somalia, tra esultanze da stadio e critiche perverse e maligne, c’è chi ha finito per prendersela sui social con la Silvia sbagliata.

Insulti a Silvia Romano, ma è il profilo sbagliato

La scarcerazione della cooperatrice è stata fin da subito oggetto di un dibattito pubblico eccessivo ed esagerato, che ha messo in mostra quanto nemmeno l’emergenza Coronavirus abbia contribuito ad aumentare il nostro spirito solidale e umanitario.

In migliaia si sono infatti scagliati contro la ragazza che si è convertita all’islam, attaccandola sui social e vomitandole addosso insulti di ogni genere. Il problema è che, accecate da una furia incomprensibile, molte persone hanno digitato sui motori di ricerca ‘Silvia Romano Instagram’, non controllando se il risultato venuto a galla fosse quello che cercavano.

E così, ecco che molti degli insulti che erano mirati alla volontaria liberata dalla prigionia in Somalia sono andati a colpire un’altra Silvia Romano, ovvero l’assistente personale di Anastasio.

Anastasio

La Silvia Romano di Anastasio nel mirino degli hater

Surreale è poco per questa vicenda che regala un sorriso agrodolce e che fa riflettere sulla cecità dell’essere umano quando animato da istinti che mal si conciliano con la razionalità che un mezzo potente come internet richiederebbe.

Sarebbe bastato davvero poco per capire che quella Silvia Romano non era la cooperatrice. Nella sua bio su Instagram si legge infatti chiaramente: “Nella vita cerco di sopravvivere ad Anastasio“.

Ma la prassi di controllare a chi ci si sta rivolgendo non è evidentemente molto diffusa, sopraffatta da un’altra prassi, altrettanto errata: quella di scrivere privatamente alle persone per offenderle e attaccarle gratuitamente.

Così, tra i commenti alle proprie foto la ragazza si è ritrovata cose del genere: “Ci ridarai i 4 milioni per riportarti in Italia vero?“, “Ma che vergogna! 4 milioni per tornare indietro incinta, vestita da musulmana e sposata con uno dei rapitori… scandaloso“. Imbarazzante.

Ecco il post più preso di mira: