Ghali, l’appello che scuote il pubblico: “Stop alle guerre”

Ghali, l’appello che scuote il pubblico: “Stop alle guerre”

A “Che Tempo Che Fa” si ritorna a parlare di guerre, con le ultime dichiarazioni di Ghali che hanno riacceso il dibattito.

Ospite di Fabio Fazio nel programma “Che Tempo Che Fa”, Ghali ha riacceso il dibattito con un appello per la pace con chiaro riferimento alla situazione a Gaza. Dopo il caos esploso a seguito delle sue dichiarazioni a Sanremo, il trapper ha trovato rifugio nel canale Discovery. “Stop alle guerre”, dichiara l’artista senza citare la famigerata parola “genocidio”.

Ghali e il suo appello di pace

Stop a tutte le guerre, stop a tutte le ingiustizie, stop ai respingimenti, stop ad aiutiamoli a casa loro. Stop, stop, stop”, dice Ghali sposando ancora una volta la sua idea di pace. Accogliendo in studio il cantante, Fabio Fazio dichiara subito: “Viviamo in un tempo strano in cui le cose più semplici diventano indicibili. La conversazione volge subito sul caso di Sanremo, dove l’artista milanese – figlio di genitori tunisini – ha lanciato un appello allo “stop al genocidio”, definito poi come un messaggio d’odio.

“Tu hai solo detto stop al genocidio, come fa a essere divisivo? La pace non è contro qualcuno, ma per tutti”, dice il conduttore di “Che Tempo Che Fa”. E così, Ghali risponde: “È strano ritrovarsi in un mondo così. Ci hanno insegnato per tutta la vita le cose in un modo e a un certo punto ci dicono che non si possono più dire. Io l’ho sempre fatto di spendermi per la pace“.

“Se in una stanza con dieci persone sette stanno male, anche le altre tre verranno influenzate in questo senso. E viceversa”, aggiunge il trapper sostenendo che ogni cosa andrebbe condivisa.

La sbornia di popolarità: “Ero annebbiato”

Dopo il discorso sul dibattito nato per le sue dichiarazioni a Sanremo, Ghali ammette: “A un certo punto ero annebbiato dal successo: inizi a rotolare, vai avanti per inerzia, non hai più tempo di ragionare. Mi sono dovuto fermare. Volevo tornare alla mia essenza, quella che i riflettori mi avevano tolto. Forse non avevo le spalle larghe per reggere quel successo”.

Poi, qualcosa è cambiato. E poco più di un anno fa, il trapper milanese si è fermato per comprendere “come fare qualcosa di straordinario. In giro ci sono troppe cose mediocri, superficiali. Il successo ti toglie l’innocenza, per realizzare cose straordinarie dovevo tornare puro”, prosegue.

Un premio dai palestinesi

Ghali, che ha partecipato al Festival di Sanremo con il brano “Casa Mia”, ha utilizzato il palco dell’Ariston per lanciare un messaggio di pace, che ha poi ripetuto durante la sua ospitata televisiva. Le sue dichiarazioni hanno trovato riscontro anche tra i palestinesi filo-Hamas, che hanno deciso di premiare il cantante per il suo appello.

Il cantante infatti, è stato anche premiato di recente dall’Associazione palestinesi in Italia, che su Instagram ha dichiarato: “Desideriamo esprimerti il nostro profondo apprezzamento per aver utilizzato la tua piattaforma e la tua canzone Casa Mia per diffondere un messaggio così significativo agli spettatori del festival di Sanremo”.

E ancora, l’Associazione aggiunge: La tua solidarietà e il tuo impegno sono stati fondamentali nel dare voce a una causa così vitale e nel promuovere la consapevolezza sui diritti umani. Con la speranza di incontrarci in una Palestina libera!”.

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