Geolier, rabbia per l’ennesimo omicidio a Napoli: “Basta”

Geolier, rabbia per l’ennesimo omicidio a Napoli: “Basta”

Venerdì sera un ragazzo è stato ucciso a San Sebastiano al Vesuvio dopo una lite: Geolier ha espresso la sua rabbia su Instagram.

A Napoli è in atto un’ondata di violenza che continua a fare vittime soprattutto tra i giovanissimi. Venerdì notte a San Sebastiano al Vesuvio, Santo Romano, un ragazzo di soli 19 anni, è stato ucciso a colpi di pistola a seguito di una lite scoppiata per un pestone su una scarpa.

Geolier, che è profondamente legato alla sua città, ha usato i social per esprimere tutta la sua rabbia per l’accaduto. Scopriamo cosa ha scritto!

L’omicidio di Santo Romano

Le indagini sull’omicidio di Santo Romano hanno portato al fermo di un ragazzo di soli 17 anni, noto alle forze dell’ordine per precedenti legati alla droga e da poco rilasciato dal carcere minorile di Nisida.

Secondo quanto riportato dal suo avvocato, il giovane ha ammesso di essere stato l’autore dei colpi di pistola, sostenendo però di aver agito in difesa personale a seguito di un’aggressione da parte di un gruppo di 4 o 5 ragazzi.

Geolier al Festival di Sanremo 2024

L’avvocato ha inoltre precisato: “Ha delle problematiche di carattere psichiatrico, psicologico accertate dal tribunale per i minorenni“. Secondo gli inquirenti il 17enne potrebbe non essere l’unico responsabile dell’omicidio e attualmente sono alla ricerca di eventuali complici.

Geolier: la rabbia espressa su Instagram

In risposta alla tragedia, Geolier ha preso posizione contro questi atti di violenza senza senso che continuano a colpire Napoli, la sua città natale. Cresciuto nel quartiere di Secondigliano, il rapper ha utilizzato la sua voce su Instagram per lanciare un messaggio forte. “Facili omicidi. La Napoli che non vorrei. Basta.” – ha scritto nelle sue storie Instagram.

Geolier ha anche condiviso alcuni versi della sua canzone “Ricchezza” che rimandano al bisogno di lavorare piuttosto che commettere reati. Questo appello mira a colpire soprattutto le coscienze dei più giovani, cercando di indirizzarle verso percorsi di vita lontani dalla violenza e dalla criminalità.

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