Francesco Guccini, le canzoni contro la guerra del Maestrone

Francesco Guccini, le canzoni contro la guerra del Maestrone

Le canzoni espressamente scritte contro la guerra che sono presenti nella discografia del ‘Maestrone’ Francesco Guccini.

Tanti sono stati gli autori che hanno realizzato brani in cui hanno espresso la propria contrarietà alla guerra. Tra questi, anche Francesco Guccini che, nella sua lunga carriera, ha presentato al pubblico canzoni in cui prendeva posizione contraria nei confronti di tutti i conflitti bellici. Scopriamo insieme i brani contro la guerra del ‘Maestrone‘.

Francesco Guccini

Allora il mondo finirà – 1967

Allora il mondo finirà è un brano del 1967 che il cantautore non aveva mai pubblicato, fin quando la traccia non fu inserita, nel 2015, in una raccolta, intitolata Se io avessi previsto tutto questo. Ecco le parole del Maestrone riportate da Repubblica (edizione Bologna) sul tema della canzone che parla della: “paura della guerra atomica e degli scenari post atomici […] Avevo completamente dimenticato questa canzone che era stata incisa per il mio primo album, ma poi non inserita. Adesso questo timore non suscita più la stessa apprensione, le paure sono altre, ma allora, penso ad esempio alla crisi dei missili di Cuba, era molto concreto“. Il video:

Auschwitz – 1967

Il testo di Auschwitz funge da denuncia di un momento cruciale ed estremamente doloroso della storia dell’uomo: l’Olocausto. Un bambino che ha perso la vita nel campo di sterminio racconta la vita nel campo di concentramento, ripercorrendo gli orrori vissuti nella guerra. Il video:

Il 3 dicembre del ’39 – 1967

Il 3 dicembre del ’39 è un brano, contenuto nell’album Folk beat n. 1. Nel testo, il cantautore parla di due zii, uno che parteggiava per gli inglesi, l’altro per i nazisti. Lui, che non appoggiava nessuna fazione, riesce a salvarsi, mentre i parenti soccombono alla guerra. “Io che non stavo dalla parte di nessuno sono ancora vivo”, si legge nel testo che ricorda Les deux oncles di Georges Brassens, del 1964. Il video:

Argomenti