Francesco De Gregori è intervenuto sulla polemica nata dal concerto gratuito di Salmo a Oblia: ecco il pensiero del grande cantautore romano.
Tutti contro Salmo. Tutti, eccetto Francesco De Gregori. Il cantautore romano, 70 anni, è intervenuto attraverso i social sulla polemica del weekend di Ferragosto, relativa al live a sorpresa del rapper sardo, che ha visto per protagonisti migliaia di ragazzi senza distanziamento né altra limitazione anti-Covid. Un’iniziativa che ha fatto infuriare il mondo della musica, da Fedez ad Alessandra Amoroso, ma che ha invece trovato d’accordo l’artista di Donna cannone, che ha affermato di essere grato al rapper sardo: ecco il motivo.
Francesco De Gregori difende Salmo per il concerto a Olbia
Ha utilizzato un mezzo di grande eco come i socia, De Gregori, per esprimere il suo parere su quanto accaduto in Sardegna il 13 agosto, con l’ormai famigerato concerto senza regole di Salmo. Un live tenuto ai piedi della ruota panoramica del Molo Brin a Olbia e che ha visto presenti migliaia e migliaia di ragazzi, senza alcun distanziamento e alcuna precauzione anti-Covid.
Iniziativa organizzata da Salmo e che ha dato fastidio a tantissimi artisti, che in questi mesi sono rimasti fermi o hanno dovuto ‘sacrificarsi’ con regole molto restrittive pur di lavorare, mettendo sempre al primo posto la salute. Tra questi anche De Gregori, che si è però detto grato al rapper, e per un motivo ben preciso.
Il post di Francesco De Gregori su Salmo
“Su Salmo dobbiamo riflettere, e non semplicemente condannare la sua trasgressione alle regole“, ha scritto il cantautore romano. Non è dunque dalla parte del rapper, ma prova a comprendere le sue ragioni. Soprattutto, gli è grato per aver richiamato l’attenzione sul fatto che per una partita di calcio si possa entrare in uno stadio in 15mila, mentre per i concerti ci sia ancora un limite di 1000 persone sedute e distanziate. Una contraddizione che richiede spiegazioni.
“A che serve allora il green pass? Tutte le polemiche e tutta la fatica per ottenerlo?“, aggiunge De Gregori: “Questa limitazione è profondamente ingiusta e mortifica la nostra dignità professionale. Dimostra purtroppo ancora una volta che chi è chiamato a decidere non ha nessun rispetto e nessuna attenzione per la musica ‘leggera’ e per il nostro pubblico“. Di seguito il suo post: